Busto per i bambini: un sabato per giocare

Nell’ambito delle iniziative volte a sostenere il progetto Affidi, l’Amministrazione comunale organizza per la giornata di sabato 20 novembre un pomeriggio di giochi dedicato ai bambini che avrà come teatro le vie del centro cittadino. L’iniziativa si svolgerà dalle ore 15,30 alle ore 18,30.
Il 20 novembre si celebra infatti la Giornata mondiale dei diritti dei bambini, proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con l’adozione della Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia (20 novembre 1989).
La manifestazione avrà il patrocinio di UNICEF, comitato provinciale di Varese, che sarà presente in via Milano, angolo p.zza Garibaldi, insieme ai volontari dell’Associazione AU.Ba.M-Busto Arsizio (che cura annualmente le trasferte dei ragazzi ucraini a Busto e dintorni per "depurarsi" dagli effetti dannosi della radioattività dell’incidente di Chernobyl), con materiale informativo sulle numerose attività svolte a favore dei minori.
Saranno presenti alcuni giocolieri che lavorano come volontari per l’associazione UISP-Sport per tutti, comitato di Varese, che intratterranno i bimbi con i loro giochi di abilità.

L’affido familiare è una preziosa forma di aiuto per bambini e adolescenti che consiste nell’accoglienza di un minore per un determinato periodo di tempo, da parte di famiglie, coppie o single, qualora la famiglia d’origine stia attraversando un momento di particolare difficoltà che non le consenta di occuparsi adeguatamente dei figli. L’affido rappresenta quindi un’opportunità di crescita preziosa per il bambino e un’occasione di arricchimento esistenziale per la famiglia affidataria. Ogni famiglia aperta e disponibile verso gli altri e verso la vita può essere in grado di mettere al servizio di qualcun altro le proprie risorse.

L’Amministrazione Comunale di Busto Arsizio, da sempre vicina e sensibile ai problemi dei minori, offre il Servizio Affidi sin dal 2006.

Il Progetto “Una Famiglia per crescere” rete a sostegno dell’Affido Familiare nasce dall’esigenza di implementare il servizio e di diffondere sempre più la cultura dell’affido e vengano rimossi alcuni pregiudizi purtroppo ancora presenti.