Sant’Anna, la disfida del riscaldamento

"Si terrorizzano i residenti prospettando certe cifre per i contacalorie" risponde Franco Cascio alla commissione riscaldamento. "In realtà non si dovrebbe anticipare nulla, si recupererebbero le spese col tempo"

Prosegue a Sant’Anna il botta e risposta fra il signor Cascio, portavoce del comitato spontaneo dei residenti formatosi negli scorsi anni, e la commissione riscaldamento che si occupa di questo aspetto che puntuale riemerge ogni autunno. Nel Villaggio Sant’Anna un’unica caldaia centralizzata serve 608 appartamenti, il centro sociale e l’asilo nido. A Cascio che in assemblea aveva posto la questione dell’installazione di contacalorie per la termoregolazione nei singoli appartamenti, incontrando dura opposizione, non è andata giù la secca replica della commissione.
“Visto che si mette in discussione il comitato spontaneo, c’è tanto di statuto” mostra. “A suo tempo si sono raccolte non meno di 373 firme, protocollate il 4 febbraio 2009, con una serie di richieste per il quartiere, cui è stata data in parte risposta dal Comune.
“La commissione riscaldamento dovrebbe essere l’organismo di controllo, eletto dai residenti del Villaggio Sant’Anna per farne l’interesse. A differenza di quanto è stato scritto dall’amico Rogora (presidente della commissione ndr), non sono stato dieci anni in commissione, ma cinque; in passato avevo anche fatto una relazione che raccoglieva tutte le manchevolezze registrate nella gestione dal ’93 al ’99, pur sapendo che con quel documento mi avrebbero buttato fuori, come regolarmente accaduto”.

Sulla questione contacalorie, “in assemblea ho contestato per il risparmio energetico, non per capriccio come sembra a leggere quanto scrivono dalla commissione. I verbali dell’assemblea tra l’altro nemmeno parlano della mia proposta dei contacalorie… pur affermando la commissione, nella sua risposta su Varesenews, che tale proposta è stata respinta. Non compare nulla a verbale, e non è la prima volta. Poi: un preventivo di 6000 euro a contacalorie è fare del terrorismo: sono saltato anch’io sulla sedia. Quelli che ho fatto fare io andavano dai 1500 a un massimo di 2500 euro, e parliamo di un singolo impianto, fatti in massa costerebbero di meno”. L’unico impianto sperimentalmente avviato di termoregolazione è quello che il signor Cascio si è messo in casa, “e cercano di ostacolarmi. Ho subito anche delle aggressioni verbali. Idee strampalate le mie? Allora è strampalato anche il trattato di Kyoto, o la legislazione sul risparmio energetico”.

I motivi dell’ostilità a questa proposta sul riscaldamento “posso solo ipotizzarli” allarga le braccia Cascio. “Noi siamo sempre disposti a parlarci di persona, per non battagliare inutilmente sulla stampa: siamo tutti sulla stessa barca. La vecchia gestione, tra l’altro, ci aveva fatto credere che la caldaia (che va a metano) fosse nostra: invece è di Aler, come pure il centro sociale”.
Due anni fa Agesp Energia aveva proposto un impianto a cogenerazione per Sant’Anna, “ma non è stato accettato dalla gestione: noi non ne eravamo stati informati. Non sarebbe il massimo la cogenerazione, l’ideale sarebbero le caldaie a condensazione a ogni sottostazione, ma sarebbe un passo avanti”.
Quanto alle temperature nelle abitazioni, se per la commissione venti gradi sono garantiti a tutti, è stato lo stesso amministratore del supercondominio a firmare in gennaio un documento in cui si rileva che “le temperature riscontrate negli appartamenti variano da un minimo di 17 C a un massimo di 25 C”. Vi si rilevava anche che gli interventi per ovviare alla situazione sarebbero “drastici e costosi”; col che si invitavano i condomini, testualmente, a “sopportare l’attuale situazione e continuare a segnalare gli inconvenienti”.
Il contacalorie per il signor Cascio “sarebbe solo un primo passo: certo che se poi in assemblea ai residenti propongono costi da spavento… La gente qui non è informata, e viene spaventata da chi dice che la termoregolazione nelle case non serve a niente e costa. Invece potremmo contare anche su incentivi regionali, sia pure non cumulabili”. Intanto gli incentivi governativi del 55% per il risparmio energetico sono stati prolungati fino a fine 2011; e per Cascio questo è un treno da prendere al volo.
“Alla fine, e questo terrei a farlo sapere, la gente non spenderebbe più di quanto già spende ora. Non si dovrebbe anticipare nulla, la spesa sarebbe “spalmata” sugli anni seguenti senza aumenti di sorta”.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 22 Novembre 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.