Suor Marcella e Waf Jeremie approdano alla Rai

La rubrica "TG1 Fa' la cosa giusta" è andata a trovare la religiosa bustocca nella bidonville di Haiti, ora colpita, dopo il terremoto, dall'epidemia di colera. "Sembra che tutto il mondo si sia accorto di noi"

Suor Marcella e la sua gente sofferente approdano in tv. Sono state le telecamere del TG1 per la rubrica "Fa’ la cosa giusta" del contentore "Unomattina", andata in onda su Raiuno stamane alle 9 (qui il filmato), ad andare a trovare la religiosa bustocca, il cui allarme dal sito del Vilaj Italyen (ad Haiti manca quasi tutto, Internet, bene o male va) era stato rilanciato anche da Varesenews. La tv nazionale, con reportage di Paolo Carpi e Andrea Riscassi, ha colto la gravità della situazione nell’isola colpita dal colera, dedicandovi quei pochi minuti disponibili in una trasmissione del mattino fitta di argomenti.

In 300mila vivono in condizioni desolanti a Waf Jeremie: era la discarica della città e ha continuato a esserlo fin dopo il grande terremoto che in primavera ha annientato la capitale. Delle condizioni generali suor Marcella ci aveva già riferito in modo eloquente durante una delle periodiche visite a Busto Arsizio, presso l’ospedale, in cerca di aiuti.
Conquistata negli anni la fiducia dei residenti, stretti da miseria e violenza, facendo opposizione non violenta con i bambini locali per mano, suor Marcella è riuscita a fermare le ruspe che continuavano a portare rifiuti e macerie. E ad aiutare in modo decisivo, anche tramite le donazioni in arrivo, i volontari locali e stranieri, l’aiuto di associazioni e Ong, a lanciare la ricostruzione. "I residenti stessi hanno smontato le baracche e tolto le immondizie per dare avvio alal ricostruzione" racconta, e 122 case nuove attendono solo d’essere ridipinte. È un inizio incoraggiante.
Ma il vero problema, al momento, è il colera che ad Haiti ha già spento 1250 vite in pochi giorni. Solo ora sembra cominciare a recedere. Con voglia di fare bustocca e semplicità francescana suor Marcella Catozza ha racconta alla Rai la vita della bidonville. Alla tramissione Rai ha partecipato in studio per l’ospedale di Busto Arsizio anche la dottoressa Michela Provvisione, confermando che il bisogno più immediato ad Haiti è quello di medici ed infermieri con esperienza, che sappiano affrontare situazioni d’emergenza e curare con terapia endovenosa i sofferenti, affetti da grave disidratazione – il colera colpisce l’intestino con dissenteria che se non curata porta alla morte.
Waf Jeremie è una baraccopoli sorta su mucchi di rifiuti, non ci sono servizi igienici, non c’è nemmeno acqua potabile: è una latrina a cielo aperto, una bomba infettiva. Il luogo ideale per la diffusione del morbo.Suor Marcella ha già visto dei giovani morirle fra le mani, impotente ad aiutarli perchè giunti ormai morenti in ambulatorio: ma ora la gente sembra capire, comincia a seguire qualche misura precauzionale d’igiene, si presenta all’ambulatorio della Klinik Sen Franswa ai primi sintomi. In tanti anni, questi sono i giorni più difficili a Waf Jeremie; ma anche quelli che garantiscono più visibilità e più aiuto all’attività di suor Marcella, che può scrivere, sollevata: "Sembra che tutto il mondo si sia accorto di noi".

La trasmissione Rai di stamane ha pubblicizzato anche il libro con cui in questi giorni si sostiene la casa di accoglienza di suor Marcella, quattro edifici: uno per 24 bambine, uno per altrettanti bambini, uno per i volontari (8 posti) e l’altro per la fraternità (4 posti). "Uniti da una favola – racconti di donne per Haiti" il titolo del libro, scritto a più mani da donne diverse per età e professione, tutte del nostro territorio. Il libro sarà presentato venerdì 26 novembre alle ore 10 all’ITC Tosi di Busto Arsizio di cui sono studentesse le tre autrici più giovani. Il libro è stato realizzato grazie al contributo della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, di Inticom Yamamay, Giocandosimpara e La Provincia di Varese.

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Pubblicato il 23 Novembre 2010
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