Pro, una tigre siberiana: rimonta due gol e vince nella neve

Grande successo dei ragazzi di Novelli che nella ripresa rimontano e piegano 3-2 i temibili gardesani del feralpi Salò grazie a una doppietta del "solito" Ripa e al gol finale di Serafini

Un Novelli qualcosa più che sollevato si può presentare alla stampa con la coscienza in pace. Una rimonta bella e vincente quella dei tigrotti che consolidano la posizione in testa al campionato con il 3-2 rifilato, quando ormai non ci si sperava più, a un FeralpiSalò quadrato ma incapace di resistere al prepotente ritorno di Ciccio Ripa e compagni.

– La partita

Freddo cane, campo innevato e dubbi sul regolare svolgimento del match. Invece gli 854 spettatori (per 5058 euro di incasso) hanno fatto bene a sfidare i rigori di un inverno anticipato.
L’incontro era attesa e di rilievo per la classifica, con i gardesani terzi a minacciare la capolista. Per i tigrotti rientravano Anania e Ciccio Ripa; nel Feralpi Salò lo squalificato Leonarduzzi era rimpiazzato da Bonaccorsi. La neve imbiancava lo Speroni, dal fondo quindi insidioso, ma all’avvio della partita piovigginava. Risultato delle condizioni del tereno: vetincinque minuti di ritardo prima del calcio d’avvio, dfischiato dall’arbitro signor Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto, coadiuvato da Colella e Bagnari, dopo un sopralluogo per verificare la praticabilità. Un scelta su cui, vedremo, si discuterà.

Si capisce subito che il gioco è difficoltoso, si cammina come sulle uova, impossibile il fraseggio, si tende a mandare palla avanti e pedalare, un gioco che non è quello della Pro Patria di Novelli, che vuole palla a terra. Dopo tre minuti è Calzi a spedire alto dalla dstanza su punizione. Vivace Pacilli, gli ospiti non stano a guardare ma è la Pro che preme e sembra dominare il campo per dieci minuti. Poi la prima doccia fredda: Zanola crossa da sinistra, un Graziani tempista  anticipa di testa una difesa addormentata e "surgela" Anania stile statua di ghiaccio. La palla rotola nell’angolo alla sinistra del portiere. Lo Speroni non erompe in lamentele ma continua a sostenere la squadra e continua anche dopo il patatrac del secondo gol, nemmeno quattro minuti dopo, quando una clamorosa svirgolata di Benedetti nel entativo di rinviare in sforbiciata vede il centravanti ospite Bracaletti, quasi incredulo, arpionare la palla e fiocinare Anania per la seconda volta all’ingresso in area.
Due sberle, partita compromessa, ma c’è il tempo di provare a recuperare. Il primo tempo vede una Pro Patria ancora in sofferenza (19′: Colicchio gira di testa l’angolo di Quarenghi sul primo palo: esterno della rete), con Ripa e il dinamico Pacilli troppo isolati in avanti. Al 29′ Nossa fa bene il suo mestiere respingendo con spallata regolare un Quarenghi lanciato in contropiede verso la porta di Anania. Non riescono i tigrotti a fare il loro gioco, solo sprazzi: al 34′ un cross di Serafini, resto possibile dalla neve che ferma il pallone nell’angolo a destra, passa poco sopra la traversa; tre minuti dopo Pacilli aggancia con tecnica sopraffina ma non finalizza. Gli ospiti legittimano il vantaggio controllando a centrocampo e sino alla fine del tempo il Feralpi non soffre; la Pro non riesce a spingere sulle fasce, e nemmeno al centro.

Negli spogliatoi mister Novelli catechizza i suoi, e inserisce Bertin per capitan Zanetti, ma per vedere qualche risultato bisogna attendere la metà del tempo. Gli ospiti sono meno propositivi, all’inizio il gioco è ancora disordinato, via via la parte centrale del campo nel calpestio generale si libera dalla neve e si comincia a ragionare in termini di calcio professionistico, piuttosto che della partita da oratorio vista nel primo tempo. Si fa notare Serafini cercando (51′) un palleggio di fino in area, occasione che sfuma; si risveglia Justino due minuti dopo in percussione, ma i gardesani spazzano. Marchetti sventa al volo un tentativo in profondità operato dagli avanti ospiti. Dopo dodici minuti della ripresa il primo brivido non dovuto al freddo, con la "bomba" di Benedetti da fuori deviata da un difensore mezzo metro sopra la traversa di Branduani. Non viene concesso l’angolo. Il match diviene via via più vivace, la Pro ci prova, più con buona volontà che con profitto. Al 66′ la svirgolata da Mai Dire Gol di Zanola, in un tentativo di rinvio, passa sopra la traversa dell’estremo gardesano Branduani. Sulla continuazione dell’azione da corner, la palla arriva a Calzi che spara in porta: si oppone sulla linea Colicchio e sembra proprio che non sia giornata. Il pubblico, imperterrito, si scalda – e questo sostegno nel momento della massima difficoltà societaria merita una segnalazione. Novelli inserisce Dell’Acqua per Pacilli, lo pone trequartista e sposta Serafini in avanti a dare manforte a Ripa. Al 68′ gli ospiti potrebbero triplicare quando Graziani e Bracaletti si ritrovano soli a correre verso la porta di Anania, ma il primo non serve il secondo e con un morbido pallonetto colpisce la traversa. È la svolta: passano tre minuti e Ciccio Ripa si ricorda d’essere Spirderman, avviando la scalata del liscio vetro di uno 0-2. Il suo primo gol, da vero rapinatore d’area, consiste in un tap-in elementare sulla corta respinta di Branduani che rispondeva a Calzi,  dopo un’azione insistita promossa da Bruccini e Serafini. Lo Speroni esplode: ci si crede. E ci crede ancora di più quando al 73′ l’arbitro, su segnalazione del guardalinee, espelle Bracaletti per aver scalciato da dietro un avversario a palla lontana. Le constestazioni costano l’esclusione dal campo anche al tecnico ospite Restelli. Il tempo stringe, la Pro assalta sfoderando il suo gioco migliore. All’80’ Ripa quasi inciampa in un diagonale di Serafini e la palla va sul palo alla sinistra di Branduani. In inferiorità i gardesani, effettuato il primo cambio (Baggio per Graziani), cedono vistosamente sul piano fisico; e dopo un’uscita di Branduani ad anticipare Dell’Acqua in area, arriva il gol del pari con Ciccio Ripa che in tuffo di testa da pochi passi raccoglie un suggerimento di Serafini. L’entusiasmo si accende, mentre il gardesano Bonaccorsi, infortunatosi nell’azione, esce in barella rimpiazzato da Sberna. C’è ancora un gol annullato a Serafini per carica sul portiere avversario; gli assalti dei tigrotti si susseguono tambureggianti e a un minuto dalla fine Justino indovina un cross dalla trequarti sinistra che trova Serafini inspiegabilmente solo. Stop, aggancio, e gol, seguito da corsa a perdifiato con maglietta lanciata in aria, in uno Speroni che ribolle.
Il Salò non ci sta e Quarenghi prova con la forza della disperazione, ma viene contrato in area. Rastelli mette Coppiardi per Zanola ma il contrassalto ospite è futile. Novelli utilizza un cambio tattico della Pro, con Nocciola per Justino che esce fra gli applausi, poi dopo cinque minuti di recupero il signor Gallo fischia la fine.

Che dire? Decisivo l’episodio dell’espulsione di Bracaletti; decisivo il fiuto del gol di Ciccio Ripa; decisivo anche il miglioramento delle condizioni del campo. Buone le prestazioni di Serafini, di Bruccini, ma anche di un Calzi, e alla fine di un Justino. Questa Pro Patria ancora una volta, quando ha trovato il modo di sbloccarsi mentalmente e tatticamente, ha dimostrato di valere il ritorno nella categoria superiore. Sperando di trovare una nuova proprietà.

Il tabellino

Aurora Pro Patria- Feralpi Salò 3-2
Marcatori: Graziani (FS) 12′, Bracaletti (FS) 16′, Ripa (APP) 71′ e 84′, Serafini (APP) 89′

Pro Patria:
Anania, Marchetti, Benedetti. Calzi, Zanetti (c, dal 46′ Bertin), Nossa, Pacilli (dal 67′ Dell’Acqua), Justino (dal 92′ Nocciola), Ripa, Bruccini, Serafini
in panchina: Sala, Cristiano, Artuso, Janvier
Feralpi Salò:
Branduani, Turato, Savoia, Sella, Colicchio, Bonaccorsi (85′ Sberna), Quarenghi, Zanola (91′ Coppiardi), Bracaletti, Oretti, Graziani (78′ Baggio)
in panchina: Gargallo, Scioli, Pianetti, Lauricella
Arbitro: sig. Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto
Assistenti di linea sigg. Colella e Bagnari
Ammoniti: Zanetti (APP), Colicchio (FS). Espulso Bracaletti (FS) al 73′
angoli: 7-5 per la Pro Patria
condizioni del terreno inzialmente pessime per neve, in miglioramento nella ripresa
Pubblico: 854 paganti, 5058 euro di incasso

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Pubblicato il 28 Novembre 2010
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