Vandalismi, dai vetri rotti alle feci in basilica

Una serie di episodi sgradevoli nell'ultima settimana ha colpito varie chiese cittadine e il "solito" centro di Sant'Anna sempre nelle mire dei vandali di turno

Una serie di episodi di vandalismo e di degrado colpisce vari luoghi della città, consacrati e non. Ancora domenica scorsa due episodi sgradevoli, vittime il centro antidroga Ss. Apostoli nel rione Sant’Anna e in particolare la basilica di San Giovanni.

Domenica pomeriggio in basilica, durante la chiusura temporanea tra le 12,30 e le 15, l’episodio più spregevole. Un ignoto si è lasciato chiudere dentro, "ripulendo" per bene le cassette portalumini delle modeste offerte dei fedeli; non contento, ha lasciato «un ricordino organico», come pudicamente lo definisce monsignor Agnesi confermando il fatto, non lontano dal pulpito. Gesto di disprezzo estremo della santità e storicità del luogo, che non può che indignare profondamente il praticante come il laico. Questo, lo ricordiamo, dopo un paio di casi di persone intrufolatesi a fare danni in altre chiese cittadine, alla Madonna in Veroncora, come ricordava con indignazione Alessandro Berteotti del PD martedì sera in consiglio comunale, chiedendo più attenzione per la zona; a San Giuseppe, come reso noto la settimana scorsa da un altro consigliere, Mario Cislaghi.
Su questi episodi, e su altri che come vedremo hanno ancora una volta interessato il cosiddetto "centro sociale" di Sant’Anna, riflette l’Italia dei Valori di Busto Arsizio, con Matteo Boaretto, che rilancia l’allarme sul suo blog. Per le chiese "l’amministrazione comunale si è attrezzata posizionando telecamere sui campanili, scelta che potrebbe far dubitare sull’efficacia, in quanto non si filmerebbe comunque la flagranza del reato" commenta.
Se le chiese appaiono messe male, e alla mercè del malintenzionato di turno, non sorride il centro sociale di Sant’Anna, già oggetto di continui raid vandalici da anni, e che domenica notte "ha subito l’invasione di vandali per la seconda volta in quattro giorni" (dopo l’episodio precedente il giovedì). Scena "classica": ignoti hanno rotto un vetro per entrare (e starsene al caldo in questo periodo gelido), imbrattato i muri di scritte e bivaccato su materassi che si trovavano in una stanza. Anche l’adiacente saletta dei radioamatori, sfondata la porta, è stata "visitata", non senza rubacchiare qualcosa. Poco furbi però gli abusivi-vandali: "oltre a cocci di vetro e sporcizia un po’ dappertutto, hanno lasciato bottiglie di bitter e di aranciata nuove in frigo". Intanto, sul posto, commenta Boaretto per IdV, "i vetri rimontati sono uno diverso dall’altro, chiaro segnale che gli episodi citati sono stati tanti, troppi. I volontari sono stanchi della situazione e stanno cercando un nuovo luogo dove svolgere le loro attività e realizzare i loro progetti. Contatteranno, quindi, oratori o eventualmente altri comuni per chiedere chi potrà offrire regolarmente uno spazio. In cambio si dicono disponibili anche a prestare la loro attività ad eventi, consistente prevalentemente in spettacoli di giocoleria. Ormai è insostenibile rimanere nello stabile comunale di S. Anna, il quale pare abbandonato a se stesso, dove si è costretti semplicemente a prendere atto delle innumerevoli violazioni di estranei".
L’autore del post sul blog di Italia dei Valori ipotizza che quest’ultima azione sia stata compiuta da "ragazzini allo sbando"; più facile però che si tratti di adulti. E tutta questa serie di gesti, per quanto in sè minimi, riporta l’attenzione sul problema della marginalità, su cui c’è chi sta lavorando per mettere insieme le forze e fare il punto della situazione.

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Pubblicato il 02 Dicembre 2010
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