Tesoro scuce gli arretrati per Ripa ma non per Sarno

I due giocatori avevano avanzato la messa in mora ma Tesoro ha accontentato solo l'attaccante mentre Sarno, da oggi, può ritenersi svincolato. Intanto il patron ha incontrato Paolo Orrigoni di Tigros davanti al sindaco

Sono state pagate oggi, giovedì, 4 mensilità di stipendio arretrate al bomber della Pro Patria Francesco Ripa da parte del patron (ancora per poco) Savino Tesoro. La novità è giunta nella serata di oggi dal segretario generale Giuseppe Iodice che ha confermato l’avvenuto pagamento. Ripa, insieme a Vincenzo Sarno, aveva avanzato la richiesta di messa in mora e se entro oggi non fosse stato saldato il corrispettivo entrambi i giocatori sarebbero risultati svincolati dalla società e liberi di andare in altre squadre. Il versamento non è stato effettuato, invece, a favore di Sarno lasciandolo libero di decidere del suo futuro. Nulla ancora per gli altri giocatori e per la dirigenza mentre sono stati versati anche i pagamenti per gli steward in modo da assicurare il normale svolgimento del prossimo match casalingo. Le situazioni più difficili stanno riscontrando, invece, un aiuto dall’associazione "La Tigre nel cuore". La mossa di Tesoro, fortemente caldeggiata da più fronti, mette al sicuro la continuazione del bel camionato della squadra che è ancora prima in classifica nel suo girone di Seconda Divisione e aspira al ritorno in Prima Divisione senza i play off.

Intanto sul versante societario comincia a vedersi qualche spiraglio nella nebbia fitta di incontri, contatti, avvicinamenti e proposte. Ieri, infatti, il sindaco Gigi Farioli (presidente dell’associazione La tigre nel cuore) ha incontrato nel suo ufficio a Palazzo Gilardoni Paolo Orrigoni di Tigros (in rappresentanza di un gruppo di imprenditori locali) e Savino Tesoro in merito ad un possibile passaggio di mano della società. Questo primo incontro è servito a capire quali siano le reali intenzioni di Tesoro in merito al tanto agoniato passaggio. La quadra non è stata ancora trovata ma è almeno il primo passaggio, che potremmo definire di studio, tra venditore e acquirenti mentre all’orizzonte si avvicina un nuovo gruppo di imprenditori che già all’epoca di Zoppo aveva pensato all’entrata nella società.

Lo stesso sindaco Farioli ne conferma l’interessamento e li definisce "validi dal punto di vista dell’esperienza nel settore sportivo" in quanto hanno già maturato esperienze in passato e ritengono Busto Arsizio una piazza importante sulla quale poter investire. Si stringe, dunque, il cerchio attorno a Savino Tesoro che, ormai appare chiaro, sta cercando di uscirne spendendo il meno possibile cercando di giocare le carti rimanenti nella sua mano.


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Pubblicato il 09 Dicembre 2010
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