“Sveglia, Padani. La Lega Nord vi ha regalato un campo nomadi”
Protesta con striscione contro la decisione di affittare un'area nella zona industriale per l'insediamento di un nucleo familiare con roulotte. Rudoni (Lega): "Falsità. Noi siamo sempre contro i campi nomadi"
Protesta notturna contro la concessione di uno spazio attrezzato per le roulotte di un nucleo familiare da tempo residente a Busto, i Bianchi, attualmente "domiciliati" presso il campone di Borsano. Qualcuno nella notte ha affisso un grande cartello che recita "Padano sveglia. La Lega Nord ti ha regalato un campo nomadi per la veglia". Lo spazio interessato è quello adiacente, a lato della via del Lavoro, presso l’incrocio con via Tosi; lo striscione è sulla recinzione che chiude la strada di accesso alla zona industriale di Sacconago, attualmente soggetta a importanti lavori di allacciamento servizi per un blocco di villette. Accertate le intenzioni dell’amministrazione, qualcuno ha pensato bene, sentiti i chiari di luna degli ultimi giorni, di "scavalcare a destra" il Carroccio, "colpevole" di essere in Giunta e non aver detto di no a una richiesta risultata evidentemente legittima.
La famiglia Bianchi da anni era in cerca di nuova e più opportuna sistemazione, ma in vari casi (via Vesuvio, rione Redentore; Sant’Anna, via per Cassano) si era manifestata opposizione alla loro presenza, a riprova della generalizzata ostilità al solo concetto della presenza di "nomadi". Natale è proprio passato.
– La Lega: "Falsità"
Pronta a poche ore di distanza la replica della Lega Nord. Lo striscione è stato tirato giù dal segretario cittadino del Carroccio in persona, intorno alle ore 16, casualmente proprio quando un paio di cronisti si trovavano sul posto. Alessio Rudoni al gioco al massacro non ci sta, e rimette i puntini sulle i. Innanzitutto precisando quialche retroscena della vicenda che vede involontari protagonisti i Bianchi, famiglia di "nomadi" (?) italiani da tempo stanziata in città. «Il vicesindaco Reguzzoni ha avuto il compito, rivelatosi infame, di trovare una sistemazione adatta per queste persone, che ai tempi risiedevano nella zona dove poi si è fatta MalpensaFiere, quindi si sono spostati al Campone di Borsano. Poichè si vuole riqualificare quella zona, ricavandone anche un orto botanico, c’era il problema di trovare un altro spazio. A Sant’Anna non andava bene perchè si sarebbero dovuti realizzare gli allacciamenti ai servizi, con alti costi per la famiglia; qui il problema non c’è» spiega mentre stacca lo striscione di protesta, realizzato con evidente perizia presso una qualche ditta. Non è certo il solito lenzuolo con una scritta fatta con lo spray. «Qui si sono scritte delle falsità» dice irritato il giovane segretario del Carroccio bustocco, «protestare si può, dire cose false e male informate no. Non c’è nessun "campo nomadi", parliamo di una singola famiglia, italiana, che semplicemente vive nelle roulotte invece che nelle case. Noi come partito siamo sempre stati contro i campi nomadi, a partire da quello di via Triboniano a Milano, fino a qui: il sindaco Gianfranco Tosi a suo tempo firmò un’ordinanza contro i nomadi, vorrei ricordare». "Nomade", da stile di vita, ormai è "diventato" un’etnia a sé, nella percezione generale, per slittamento semantico. Un altro termine antico di secoli ormai non si usa più, almeno ufficialmente, perché condannato come politicamente scorretto. «La Lega si trova a gestire le conseguenze di scelte altrui» è lo sfogo: la regolarizzazione dei contratti d’affitto, riferisce Rudoni, è opera di componenti della Giunta targati PdL. L’attacco sullo striscione, però, era diretto alla Lega.
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