Pro Patria, la squadra torna a casa

I ragazzi di mister Novelli stamane si sono recati in Comune a conferire con l'assessore Armiraglio e il sindaco. I due seguono da vicino la vicenda societaria che continua a trascinarsi senza apparenti sbocchi

Giornata convulsa e clima teso in casa Pro Patria, nella più totale mancanza di certezze per l’avvenire della squadra e della società. Mentre proseguono febbrili le trattative (il problema è sempre quello di "smuovere" il patron Savino Tesoro, arrivando ad accordi che siano soddisfacenti anche per gli aspiranti compratori), stamane l’intera squadra ha fatto la sua comparsa a Palazzo Gilardoni. Abbigliamento casual, facce preoccupate e poca voglia di parlare, i ragazzi di mister Novelli sono saliti a parlare con l’assessore Armiraglio, nel recente passato presidente per vari anni della società, e in seguito una rappresentanza si è trattenuta anche col sindaco Farioli. All’uscita, i giocatori biancoblu non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Non c’era del resto molto da dire. La squadra oggi non si è allenata; da vedere se tornerà a farlo. Intanto, nel pomeriggio è stata presa la decisione di ritornarsene tutti a casa fino al 2 di gennaio. Sperando che per allora qualcosa si sia mosso. La richiesta di messa in mora dei giocatori è scaduta lo scorso 20 dicembre, e per quanto la situazione sembri sempre in procinto di sbloccarsi (è così da settimane), la telenovela societaria è tutt’altro che conclusa. Da tempo la gran parte della squadra è senza stipendio, e i vertici dell’amministrazione si sono impegnati, fondando l’associazione La Tigre nel Cuore, a raccogliere da contributi volontari e personali le cifre necessarie a coprire almeno le spese minime "emergenziali" per vitto e alloggio, la cui mancata copertura sta mettendo nelle più serie difficoltà persino lo stesso staff dirigenziale del club. Il sindaco per parte sua segue quotidianamente gli sviluppi delle trattive, anche oggi ha colloquiato con le parti interessate; un altro inocontro lo attende giovedì. Bocche cucite sugli sviluppia venire, tutto dipenderà dalla capacità reciproca di venirsi incontro fra Savino Tesoro e chi è interessato ad acquisire una società di non facile gestione e dell’ambiente "caldo", ma anche dal marchio prestigioso. Perchè non sparisca, indegnamente, nel nulla, come teme la tifoseria.

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Pubblicato il 28 Dicembre 2010
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