Beata Giuliana, “spuntano” rotonda sul Sempione e Palaghiaccio

Complice il tempo favorevole, si muove la situazione lavori pubblici. Al via l'intervento per la rotonda di via Minghetti, mentre ferve l'attività nel cantiere del palazzetto polivalente, forse pronto per fine anno

Beata Giuliana cambia lentamente volto, dal lato affacciato sul Sempione. I lavori del Palaghiaccio hanno finalmente preso buona lena, e tutto sembra indicare che i tempi (fine 2011 per la consegna) saranno rispettati; nel frattempo ecco spuntare anche le prime tracce della futura maxirotonda da 40 metri sulla statale, una delle rotatorie attese da anni per mettere in sicurezza la circolazione.
Via Minghetti è stata sostanzialmente chiusa alla circolazione, eccetto che per quella strettamente locale, con deviazioni segnalate. La ruspa al lavoro stava appena cominciato ad attaccare l’asfalto, nel pomeriggio di oggi, a lato della statale. Ma un ampio arco della rotonda è già disegnato, con tanto di rullo compressore che passa a ripianare il terreno, in un angolo del vasto terreno su cui sta sorgendo, dietro la recinzione del cantiere della Steda, il Palaghiaccio. Per completare la rotonda bisognerà ovviamente prevedere una fase di lavori a cavallo del tracciato del Sempione, col quale si cercherà di interferire il meno possibile; data l’ampiezza della rotatoria, spariranno anche i posteggi più vicini alla strada, sul lato del concessionario Toyota.

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Il Palaghiaccio pone le sue basi un pezzo per volta: nella giornata di oggi, sotto un sole già tiepido ma in un’aria artica, erano al lavoro, come ci riferisce il capocantiere Daives Bazzacco, in tredici. E di buona lena, fra stridore di frese e cigolio di argani, gru in movimento, carrucole, caschetti e moschettoni d’ordinanza. Il clima è stato nettamente sfavorevole in autunno, tra pioggia, neve e ghiaccio; nettamente meglio per i lavori (molto meno per i polmoni dei bustocchi) il gennaio asciutto e senza precipitazioni. Ponteggi, lavori sugli scarichi idraulici, armamento, carpenterie, pilastri: gli specialisti delle costruzioni sono al lavoro. È una squadra del Nord-Est al lavoro nel profondo Nord-ovest: il capocantiere è veneto (la Steda ha sede a Rossano Veneto, la Vicentino), al lavoro prevalgono i lombardi dell’est, bresciani o mantovani. Di fatto, si stanno ultimando le fondamenta e le strutture di base di questo complesso sportivo polivalente, incluso in quello che per brevità chiameremo il "pacchetto Reguzzoni" del 2007 di consistenti impegni della Provincia su Busto. Una struttura che si spera possa offrire spazi e opportunità nuove, non solo agli sport del ghiaccio, novità a Busto, ma anche nella bella stagione con il riutilizzo del campo e il recupero di energia eletrica attraverso i pannelli ch recherà sul tetto; al resto penserà l’abbellimento dell’area interessata dtai lavori che verrà messa a parco, con piantumazioni, panchine, sentieri cicolpedonali, altre aree per gioco e sport.
L’assessore provinciale Gianfranco Bottini è ottimista. «Il lavoro più difficile era all’inizio, consolidare e palificare il terreno, ora siamo già a buon punto, in sè il palaghiaccio sarà una struttura leggera, da montare non è difficilissimo. La speranza resta quella di poter usare l’impianto già nella prossima stagione invernale. Devo dire che vedo ancora un po’ di ‘corvi’ volteggiarci intorno, c’è qualcuno cui proprio questa idea non piace, e torna alla carica come piove per due settimane e i lavori rallentano» si cava qualche sassolino Bottini. «Ma io credo che questo palaghiaccio sarà un grande successo, e mi sento di tranquillizzare anche questi amici». Il mercato, per l’assessore c’è. «Seguo, mi informo delle vicende anche del palaghiaccio di Varese, ultimamente su un quotidiano ho letto una bella lettera di un genitore, mi ha rincuorato» e sostenuto nell’idea che anche gli sport del ghiaccio possano farsi strada a Busto e dintorni.

Fin qui la parte sportiva dei progetti per Beata Giuliana, mentre quella scolastica, con l’ambizione di trasferirvi parte significativa degli istituti superiori di Busto e zona, è ancora di là da venire. Rotonda e palaghiaccio, che invece procedono, sono opere in sè distinte, ma complementari per la riqualificazione di una zona che, come ci confermava un residente, Stefano B., assistendo ai lavori, attende da qualche tempo interventi. Oltretutto a poche centinaia di metri è sorto nello scorso decennio un intero complesso residenziale composto da numerosi condomini. Questa, insomma, è ancora una zona della città in sviluppo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Febbraio 2011
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