Tangenti ex-Maino, introvabile l’ex-moglie di Paggiaro

La donna era stata chiamata a testimoniare nel processo che vede imputati Nino Caianiello e Piermichele Miano per concussione nella gestione del progetto di costruzione dell'Esselunga di Gallarate

Anna Maria Iametti, moglie di Leonida Paggiaro, il grande accusatore di Nino Caianiello nel processo per le tangenti ex-Maino, non è reperibile e il giudice Novik, a capo del collegio giudicante, ha deciso infine di acquisire il verbale dell’interrogatorio eseguito in fase di indagine proprio nei confronti della Iametti. Lo stesso verbale è stato letto dal giudice.

La sua testimonianza, utile a ricostruire i misteri dell’agendina (nelle mani di Paggiaro, foto a sin.) nella quale sarebbero appuntate tutte le spese fatte dalla famiglia dal 2002 fino alla loro separazione, era voluta dall’accusa rappresentata dal pubblico ministero Roberto Pirro nel processo che vede imputato l’attuale presidente di Amsc e coordinatore provinciale del Pdl insieme all’architetto Piermichele Miano, a capo del progetto per la costruzione del supermercato su consiglio dello stesso Caianiello. La donna, però, non è stata raggiunta dalle notifiche né nella sua abitazione di Gallarate e nemmeno in quella delle Canarie, dove asseriva di vivere da qualche anno.

Secondo l’accusa, infatti, dentro l’agendina gialla di casa Paggiaro sono segnati i passaggi di soldi, dai conti svizzeri dei quali era cofirmataria, a Miano e Caianiello. Si tratterebbe, in tutto, di circa 250 mila euro che sarebbero serviti a sbloccare l’impasse del progetto di costruzione del supermercato Esselunga di via Pegoraro. Soldi che, sempre secondo Paggiaro, non sarebbero bastati in quanto Miano ne avrebbe chiesti ancora. A quel punto, a tre anni dall’inizio della vicenda (2002), Paggiaro si sarebbe deciso a denunciare i fatti alla magistratura.

Il processo, esauriti i testi dell’accusa, è stato aggiornato all’11 maggio prossimo quando verranno ascoltati i testi della difesa e si chiuderà l’istruttoria mentre il 30 giugno si terrà la discussione da parte del pm.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Febbraio 2011
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