Piano carceri, ducento nuovi posti a Busto

Accordo firmato fra il presidente lombardo Formigoni e il ministro Alfano. In Lombardia in programma ottocento nuovi posti. Ancora incerti i tempi

Duecento nuovi posti per persone detenute in arrivo a Busto Arsizio. Sono state sancite oggi, a Palazzo Pirelli, due intese tra Ministero della Giustizia e Regione Lombardia per l’attuazione del Piano Carceri. La prima, firmata dal presidente della Regione Roberto Formigoni e dal Commissario delegato per il Piano Carceri Franco Ionta, riguarda la localizzazione delle aree destinate alla realizzazione di nuove infrastrutture carcerarie: 800 posti tra Bergamo, Busto e Opera. La seconda è invece un Accordo quadro, che definisce misure di welfare che accompagnano gli interventi di ampliamento degli istituti penitenziari.

PIANO CARCERI
– Il primo accordo, secondo quanto previsto dal Piano per risolvere l’emergenza del sovraffollamento delle carceri, stabilisce che due nuovi padiglioni detentivi siano realizzati a Busto Arsizio e Bergamo. Le nuove strutture, che costeranno circa 11 milioni di euro ciascuno, avranno una capienza di 200 posti e saranno dotati di 4 cortili di passeggio ciascuno. La struttura più importante sarà invece realizzata ad Opera: avrà una capienza di 400 detenuti e insisterà su un’area di circa 27.000 metri quadrati. All’interno del padiglione sorgeranno 8 cortili di passeggio, un’area per attività sportive, un campo da calcio e 2 centrali tecnologiche. Il costo stimato per l’edificazione dell’opera è di circa 22 milioni di euro.
Ma sui tempi di realizzazione non ci sono ancora certezze. Formigoni e Alfano hanno promesso che tutte le opere saranno edificate in tempi rapidi, secondo le disposizioni urgenti per la realizzazione di istituti penitenziari (legge 26 febbraio 2010, n. 26) stabilite per il Piano carceri. Dal punto di vista architettonico l’obiettivo del Piano carceri è realizzare strutture tecnicamente e funzionalmente adatte a migliorare le condizioni di vita dei detenuti, ampliando gli spazi e favorendo le attività riabilitative, e a garantire al tempo stesso un elevato livello di sicurezza, ottimizzando il lavoro degli agenti di polizia
penitenziaria.
Il Piano carceri, elaborato dal Governo per risolvere l’emergenza dovuta al sovraffollamento, prevede la
realizzazione in tempi rapidi di 11 nuovi istituti penitenziari e di 20 padiglioni che garantiranno 9.150 nuovi posti detentivi, per un costo complessivo stimato di 675 milioni di euro.

WELFARE CARCERARIO – Con la seconda intesa firmata, Ministero della Giustizia e Regione Lombardia si impegnano a sviluppare attività di sanità penitenziaria e di trattamento delle persone recluse e delle loro famiglie. In particolare, per i detenuti con problemi di dipendenza, l’intesa ribadisce la necessità di pervenire a protocolli di intervento strutturati atti a garantire la continuità di intervento tra Aziende ospedaliere, Amministrazione penitenziaria, Servizi per le tossicodipendenze e Comunità Terapeutiche. Saranno avviati, inoltre, ulteriori progetti, anche di carattere sperimentale, di istruzione, formazione e lavoro per i detenuti e saranno favorite attività culturali, ricreative e sportive.

«Un Paese civile, come siamo – ha commentato Formigoni -, vuole garantire anche ai carcerati una vita degna. In alcune carceri il sovraffollamento è davvero disumano, quindi è un’opera di civiltà, perché noi puntiamo al recupero del colpevole, che deve scontare la giusta pena, ma poi deve essere messo in condizione di inserirsi nella società». Sulla stessa linea il ministro Alfano: «lo Stato può privare della libertà chi compie un reato, ma non della sua dignità e del suo diritto alla salute. Non è uno slogan, ma un programma che impegna complessivamente 55 milioni di risorse».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Marzo 2011
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