Madonna Regina, un quartiere che rinasce

Partono con l’inizio di maggio i lavori di riqualificazione di piazzale don Brivio: pavimentazione, viabilità e parcheggi nuovi di zecca. Ma agli abitanti non basta: “Strade e marciapiedi sono un pericolo”

È uno dei quartieri più recenti di Busto Arsizio, ma anche uno di quelli che da più tempo attendono una sistemazione: dal 1961, anno in cui fu posata la prima pietra della parrocchia, la zona di Madonna Regina non ha di fatto mai conosciuto il suo assetto definitivo. Le cose potrebbero finalmente cambiare a partire dai primi giorni di maggio, quando prenderanno il via i lavori per la riqualificazione di piazzale don Brivio, finalmente pronto per diventare un vero “centro” civile e religioso. Il progetto, presentato al Centro Parrocchiale dal sindaco Gigi Farioli, recepisce le indicazioni della parrocchia di don Attilio Anzivino e del Forum permanente delle associazioni di Santa Maria Regina, innovativo organismo di “autogoverno” del territorio nato già nel 2002.

Il nuovo volto della piazza (che vede la luce, per un caso apparentemente assai poco fortuito, in piena campagna elettorale) prevede la chiusura dell’ultimo tratto di via Favana per creare una zona pedonale, ripavimentata in porfido, dotata di un ampio porticato e collegata a un nuovo edificio che ospiterà uffici e negozi. Anche il sagrato della chiesa potrà godere di una nuova pavimentazione, di alberi e panchine e della risistemazione dei parcheggi esistenti; un nuovo spazio per le auto sarà invece allestito nell’area inutilizzata, di proprietà comunale, che fiancheggia il primo tratto della via. Il costo complessivo dei lavori, affidati all’impresa Airoldi e diretti dagli architetti Stefania Innecco e Stefano Lodi, sarà di 500.000 euro; la durata si aggirerà intorno ai sei mesi, e di conseguenza entro novembre gli abitanti del quartiere dovrebbero poter contare sulla totale agibilità del rinnovato piazzale.

I parcheggi e la strada (è prevista anche l’introduzione di due dossi di rallentamento) saranno i primi a essere completati; parallelamente procederanno i lavori per il nuovo edificio commerciale, che sarà dotato di una copertura a pannelli fotovoltaici e, a costruzione ultimata, dovrebbe ospitare una sede di Poste Italiane. “Avevamo l’ambizione – spiega Farioli – di creare una piazza con capacità aggregative e al tempo stesso in grado di garantire la sicurezza dei cittadini”. “Non sarà la piazza più bella di Busto – aggiunge il geometra Biagio Innecco – ma è un progetto importante, e soprattutto ben ideato e ben realizzato”.

Soddisfatti anche i responsabili del Forum del quartiere: “Siamo contenti – dice Lorenzo Forasacco – che sia stata rispettata, e anzi ampliata, la formulazione condivisa che avevamo proposto qualche anno fa, interpellando parrocchiani e abitanti del quartiere. Ora l’importante è che si sistemino la viabilità e i parcheggi prima di intervenire sulla piazza vera e propria, e soprattutto che vengano tutelati i trasporti pubblici esistenti”. I problemi del quartiere, però, non finiscono qui: “Abbiamo molte altre richieste – aggiunge Gaspare Colombo – per via Lonate, ad esempio, esiste già un progetto, ma i lavori sono bloccati da 4-5 anni e manca completamente il collegamento con la piazza della Chiesa. La fognatura di via dell’Usignolo, inoltre, è completamente da rifare”. “Tutta la zona a sud di via Lonate – aggiunge Renato Marconato – è stata costruita in modo disordinato negli anni ’50 e ora soffre di vari problemi: strade molto strette, parcheggi selvaggi, carenza di illuminazione. La stessa segnaletica è tutt’altro che chiara, e i nomi delle strade spesso si confondono…”.

Anche tra i commercianti del circondario i pareri sono concordi: la viabilità è il problema più grave e urgente da affrontare. “Quando sono state rifatte le fognature – dice Tiziana, commessa di un negozio di alimentari in via Lonate – si era parlato anche di marciapiedi, rotonde, piste ciclabili, invece non si è mai visto nulla. Così com’è la strada è pericolosa, soprattutto per i bambini, e gli incidenti sono un vero problema: in media ce n’è uno ogni settimana”. “Ci vorrebbe qualche controllo in più da parte dei vigili – sottolinea la collega Antonella – gli atti vandalici di qualche tempo fa ai danni dell’ACLI sono un segnale”.

Luisa Pisoni, titolare del frequentato bar “Renato”, pone l’accento su un’altra situazione a rischio: “Si sta parlando molto di una serie di lavori, che purtroppo comporteranno anche l’eliminazione dei parcheggi su via Lonate. Per me questo sarà un problema, perché già oggi gli abitanti dei condomini qui intorno occupano tutti i posti disponibili, figuriamoci dopo… Per il resto ho poco da lamentarmi, credo che questo quartiere sia una realtà a misura d’uomo. Tanti si lamentano della poca pulizia, ma non ho mai visto nessuno con una scopa in mano: ogni tanto bisognerebbe rimboccarsi le maniche, pensare non solo ai diritti ma anche ai doveri”. Anche Stefania Fiori ricordi soprattutto gli aspetti positivi della vita nel quartiere: “È una zona davvero tranquilla, ho due bambini piccoli che frequentano la scuola materna e trovo qui tutto quello che mi serve. In passato c’è stato un periodo in cui i furti erano molto frequenti, ma sembra che l’intervento dei vigili abbia risolto il problema”. Infine c’è chi è scettico anche sul nuovo volto della piazza: “Aspettiamo da tanto tempo il nuovo ufficio postale – dice il signor Luigi – ma lo avrebbero dovuto aprire su una strada trafficata, non in un posto in cui nessuno lo vede!”.

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Pubblicato il 27 Aprile 2011
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