Striscione in ricordo di Ramelli, 4 giovani segnalati alla procura

Militanti della Giovane Italia stavano appendendo, la notte scorsa, uno striscione per commemorare la morte del giovane di destra ucciso nel 1975 ma gli agenti della Volante li hanno fermati e portati in commissariato

«Ore 01.30 Busto Arsizio. Camerati fermati dalla polizia mentre appendevano Lo striscione per Sergio Ramelli, ragazzo ammazzato dall’odio. I ragazzi sono stati portati in questura e dopo due ore di fermo sono stati denunciati a piede libero per apologia di… fascismo. Lo striscione recava la scritta "Sergio Ramelli presente! I Camerati (con una celtica)"…tutti a cianciare di libertà e poi non è concesso neanche ricordare un diciottenne ammazzato a colpi di chiave inglese sul portone di casa…mi raccomando, l’ultimo che se ne va dall’italia chiuda la porta!».

Così scrive sulla sua bacheca di facebook Matteo Sabba, coordinatore cittadino della Giovane Italia di Busto Arsizio, dopo che 4 militanti la notte tra giovedì e venerdì sono stati fermati da una pattuglia della volante del commissariato cittadino mentre appendevano ai Cinque Ponti uno striscione in memoria di Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù assassinato il 29 aprile del 1975 a Milano da militanti dell’estrema sinistra. I ragazzi rischiano una sanzione amministrativa.

Ogni anno, in molte parti d’Italia, militanti della destra storica spesso legati a gruppi come Forza Nuova e La Destra, organizzano commemorazioni in memoria di questo giovane, vittima della violenza cieca di quegli anni che produsse morti in entrambi gli schieramenti ideologici. Queste manifestazioni, ancora oggi, producono spesso tensioni tra esponenti di opposte fazioni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Aprile 2011
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