La presunta vittima scrive all’estorsore: “Caro Nico, torna presto”

Il difensore di Nicodemo Filippelli al processo contro la 'ndrangheta di Lonate Pozzolo legge in aula la lettera che una delle presunte vittime ha scritto allo stesso Filippelli: "Stai calmo, presto tornerai a lavorare"

La presunta vittima dell’estorsione scrive al presunto estorsore in carcere: "Caro Nico, so come stai, la vita è strana. Prendi questa situazione con calma, ti avevo anche mandato una cartolina da Brescia ma non ti è stata consegnata. Non è giusto che tu sia lì, vedrai che tutto si aggiusta. Tanti auguri e torna presto tra noi a lavorare".
Sono queste le parole che l’avvocato Mangiarotti, che difende Nicodemo Filippelli, ha letto dalla missiva che una presunta vittima di estorsione ad opera, secondo l’accusa, proprio del destinatario della lettera, ha scritto qualche tempo fa. Succede anche questo nel processo Bad Boys a carico della cosiddetta locale di ‘ndrangheta di Lonate Pozzolo-Legnano che prosegue con le arringhe dei difensori. Oggi è toccato ad uno degli imputati più rappresentativi di questo processo, accusato di essere la diramazione lonatese di Vincenzo Rispoli e a carico del quale sono state addebitate molte delle estorsioni e delle accuse di usura che formano l’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla dda di Milano nel marzo 2009.

L’avvocato ha ripercorso uno ad uno i capi d’accusa e ha rilevato come nessuna di queste estorsioni sia corroborata dalle parole delle vittime: «Nessuno (o quasi, visto che ci sono anche parti civili costituite, ndr) conferma le ipotesi del pubblico ministero – sostiene il legale davanti al collegio presieduto da Toni Adet Novik – si tratta di una normale attività di prestiti che il mio assistito svolgeva quando veniva richiesto». Secondo Mangiarotti le accuse degli inquirenti sarebbero frutto di una lettura distorta delle intercettazioni: «Forse il Filippelli non era sempre gentile al telefono – dice il legale – ma tutte le conversazioni che vengono riportate non provano nulla». In un caso, però, il legale sembra concedere almeno la possibilità che sia stata messa in atto una truffa ai danni di Mario Accarino, fratello del più noto Salvatore condannato più volte per traffico illecito di rifiuti pericolosi. Accarino Mario, infatti, in questo caso sarebbe una vittima di Filippelli e Zocchi ma non di usura, nè di estorsione, bensì di truffa: «La vittima racconta di un affare  finito male nel settore immobiliare e nel quale sembra che Filippelli riesca ad ottenere 7 appartamenti a Cirò Marina e oltre 50 mila euro senza dare in cambio quanto promesso: dapprima un’immobile in via Alfieri a Busto e in seguito un terreno in Romania». Nelle intercettazioni, comunque, si parla anche di soldi che venivano prestati per un negozio di pompe funebri a Fagnano Olona, da sempre in perdita, e che l’Accarino non riusciva a restituire.

Il difensore, ha chiesto, comunque l’assoluzione perchè il fatto non sussiste o perchè non costituirebbe reato per tutti i capi d’imputazione. Secondo Mangiarotti, infine, non si può giustificare il silenzio delle presunte vittime con la paura «altrimenti non staremmo qui a discutere di questi singoli reati in quanto dovrebbero essere giustificati dal fatto che tutti sapevano che Filippelli faceva parte della ‘ndrangheta. Cosa peraltro che viene sostenuta solo perchè proveniente da una certa area geografica». Infine il pubblico ministero Giovanni Narbone ha anche chiesto la pena di un anno e otto mesi per Roberto Lomuscio, accusato di aver tenuta nascosta l’arma per il ferimento di Barbara Viadana, avvenuto a Busto Arsizio nel 2007. La difesa ha chiesto, invece, l’assoluzione in quanto il Lomuscio sarebbe stato all’oscuro di quello che gli era stato consegnato da nascondere. L’ultima udienza prima della sentenza del 4 luglio è prevista per il 28 giugno con le conclusioni di altri 4 legali.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 07 Giugno 2011
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.