Al via in agosto gli scavi per la Pedemontana

Incontro in Comune tra i cittadini e i vertici di Pedelombarda, la società che si occupa dei lavori: “La sicurezza delle case è garantita”. A breve una nuova riunione sul tema degli espropri

Volti ancora agguerriti ma tutto sommato, almeno per il momento, soddisfatti quelli dei cittadini di Solbiate Olona, dopo l’incontro tenutosi oggi nella sala consiliare del Comune con i vertici di Pedelombarda, il consorzio costituito da quattro società private (Impregilo, Astaldi, ACI e Pizzarotti) che si occuperà dei lavori per la nascente Pedemontana nel tratto da Cassano Magnago all’autostrada A9. Nel corso dell’incontro sono stati trattati soltanto i dettagli tecnici dell’intervento sul territorio comunale, e non è stato quindi affrontato il tema degli espropri di terreni posti sul tracciato della nuova via di comunicazione: argomento rinviato, insieme ad altri punti “caldi”, a una prossima riunione che il sindaco Luigi Melis ha annunciato di aver programmato nelle prossime settimane con APL, la concessionaria che ha progettato e che gestirà l’autostrada.

A Solbiate si è parlato dunque soprattutto dei lavori per la galleria che attraverserà una parte del territorio cittadino, sbucando in Valle Olona, e per il successivo viadotto che collegherà la città a Gorla. Presenti, insieme al sindaco, una trentina di proprietari delle abitazioni che sorgono sul percorso interessato dai lavori, che non hanno mancato di far sentire la loro voce, a tratti anche con toni vivaci. Diverse le fonti di preoccupazione per i cittadini: la messa in sicurezza delle case nel corso dell’intervento, il rimborso di eventuali danni, i rumori e le vibrazioni provocati dai lavori. Profili su cui l’ingegner Riccardo Scaruffi, direttore generale di Pedelombarda, ha a più riprese rassicurato gli intervenuti: “Abbiamo esperienze consolidate in ambito nazionale e internazionale, per noi questo tipo di progetto non è una novità. Capisco le incertezze e le ansie dei cittadini, ma siamo in grado di salvaguardare edifici e persone con la massima tranquillità”.

I lavori per l’imbocco della galleria, situato circa 50 metri a ovest di via Patrioti, sono iniziati nei giorni scorsi e dovrebbero concludersi entro fine agosto; in questa fase verrà iniettata nel terreno, tramite piccoli fori da 10 centimetri l’uno, una copertura di cemento che andrà a formare il primo “contorno” del futuro tunnel. Successivamente inizieranno gli scavi veri e propri, che dovranno concludersi entro due anni, ma soltanto nella primavera del 2012 raggiungeranno l’area abitata. Oltre alla prima copertura in cemento, la galleria prevede una seconda copertura in acciaio e una terza in calcestruzzo: “È una tecnica molto lenta e costosa – ha spiegato Scaruffi, accompagnato nell’occasione dal direttore di cantiere Nicola Meistro – giustificata dal tipo di terreno ghiaioso e sabbioso, che ci impone di creare una sorta di “ombrello” protettivo per rendere il lavoro più sicuro”. Una volta completato, il tunnel (in realtà una doppia galleria, una per senso di marcia) sarà lungo 450 metri e raggiungerà una profondità media di 8-10 metri. Nessun problema quindi per garage e cantine, mentre è da affrontare il problema dei pozzi perdenti scavati nel terreno, che saranno resi inutilizzabili dai lavori: Pedelombarda ha assicurato che si farà carico di trovare una soluzione, così come avverrà per le fognature, senza che i costi ricadano sui cittadini. E la sicurezza? L’azienda promette di effettuare, a ridosso dei lavori, una serie di controlli (testimoniali di stato) sulle abitazioni interessate, per valutare lo stato di fatto immediatamente precedente all’intervento e poi monitorare la situazione giorno per giorno verificando eventuali movimenti del terreno.
Ai proprietari, naturalmente, preme soprattutto la possibilità di essere risarciti in caso di danni: a questo scopo il sindaco Melis promette di istituire un ufficio legale per assistere i cittadini in caso di contenzioso, mentre Pedelombarda, da parte sua, prenderà in considerazione l’ipotesi di creare uno sportello telefonico esclusivo per le richieste di informazioni. Meno stringente, ma complesso il problema dell’inquinamento acustico: i lavori si svolgeranno anche di notte, e se è vero che nella fase di scavo vero e proprio i rumori saranno attutiti, non si può dire lo stesso per le vibrazioni, sicuramente percepibili dagli abitanti della zona.

Calmate (malgrado qualche malcontento) le preoccupazioni dei cittadini solbiatesi, restano aperte alcune questioni importanti: prima fra tutte quella del viadotto per Gorla, appena sfiorata nel corso della riunone. Su questo argomento non sono mancate le polemiche nei confronti dell’amministrazione, che ha rinunciato al ricorso al Tar per ottenere la copertura del ponte: “Ribadisco quanto ho già detto qualche giorno fa – ha dichiarato Luigi Melis – il progetto è stato migliorato e non potevamo permetterci i costi del ricorso. È evidente che se le barriere fonoassorbenti non saranno sufficienti a rispettare i limiti di legge, ci impegneremo per risolvere il problema, ma è inutile fasciarsi la testa in anticipo”. Facile prevedere, tuttavia, che il tema tornerà d’attualità in occasione della prossima riunione con APL, che si preannuncia ancora più incandescente vista la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha riportato d’attualità il tema degli espropri.

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Pubblicato il 17 Giugno 2011
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