Bustocchi a Legalitàlia: “L’Italia si unisce qui contro le mafie”

Alcuni giovani, in rappresentanza dei tanti che hanno partecipato all'evento che si era tenuto in primavera a Busto Arsizio, stanno partecipando alla quattro giorni in Calabria insieme a migliaia di altri ragazzi


 L’edizione 2011 di Legalitalia che ogni si svolge a Reggio Calabria in memoria del giudice Antonino Scopelliti, del cui assassinio ricorre il ventesimo anniversario, vede protagonisti anche alcuni studenti della provincia di Varese legati al movimento Ammazzateci Tutti. Si tratta di una delegazione degli oltre tremila che hanno partecipato al grande evento organizzato in primavera a Busto Arsizio. Il gruppo è capitanato da Massimo Brugnone, coordinatore lombardo dell’associazione. In questi 4 giorni, oggi è l’ultimo, si sono susseguiti incontri, dibattiti, concerti, presentazioni di libri con personaggi di spicco del mondo della politica, della magistratura, della società civile e della musica ai quali hanno partecipato migliaia di giovani da tutta Italia e molti calabresi.

Il bustocco Marco Reni, ad esempio, racconta così la sua prima esperienza a Legalitalia: «Scendere per la prima volta a Reggio Calabria per partecipare al meeting si sta confermando essere una grande possibilità e occasione di crescita e confronto, non solo per i workshop e gli incontri con grandi esponenti della lotta alla criminalità organizzata che si stanno susseguendo sui due palchi, ma anche per la possibilità di raffronto diretto con ragazzi e ragazze provenienti dalle differenti realtà delle regioni in cui il movimento opera attivamente e che permette uno scambio personale fra giovani della stessa generazione che si trovano ad affrontare e contrastare lo stesso problema, costretti ad una metodologia diversa, ma in una sinergia nazionale siamo certi potrà risultare forse un giorno vincente».

Agostino Nicolò è, invece, di Luino. Tra i primi ad aderire al movimento in Lombardia ha già fatto diverse esperienze: «Anche quest’anno, ho partecipato attivamente al meeting "Legalitalia" organizzato dal movimento di cui faccio parte dal 2007 "Ammazzateci Tutti". Queste occasioni danno la possibilità a noi, attivisti del movimento, di incontrarci, confrontarci e soprattutto di formarci culturalmente. Grazie agli eventi che si sono succeduti in questi giorni con ospiti autorevoli quali magistrati, giornalisti, politici e autori di libri contro le mafie le nostre conoscenze in ambito giuridico, politico e giornalistico si sono arricchite maggiormente. Tutto ciò porta alla consapevolezza di lavorare con peculiarità in tutto il territorio della Lombardia, scuole e teatri, per sensibilizzare i giovani a lottare contro qualsiasi comportamento mafioso e a spiegare come la ‘ndrangheta, non solo incida economicamente a livello locale in Calabria, ma si sia anche ramificata nel nostro territorio».

Davide Borsani (Busto Arsizio) è anche lui alla prima esperienza: «Quest’anno ho partecipato per la prima volta a Legalitàlia e si sta rivelando un’esperienza significativa da diversi punti di vista:  in primis la commemorazione del ventennale del giudice Scopelliti; l’incentivo di riproporre a Busto Arsizio Legalitàlia in primavera, dopo aver vissuto 4 giorni con i ragazzi di Ammazzateci Tutti, attivisti in tutta Italia che hanno stimolato, ancora una volta, la voglia di Legalità e giustizia; il confronto con gli esperti e la raccolta di esperienze con i ragazzi del movimento che ci danno spunti su come migliorare l’attività sul nostro territorio e altresì arricchiscono il mio baglio culturale».

La conclusione è del coordinatore regionale al bustese Massimo Brugnone: «Nel 2007 mi trovavo qui

 come attivista di questo movimento che dalla Calabria si stava espandendo pian piano in tutto lo stivale.Oggi, a cinque anni, per la città di Reggio Calabria, Legalitàlia è diventato un punto fermo che, nonostante la vicinanza alla settimana di ferragosto, riesce a gremire una piazza che ha voglia di confrontarsi e parlare di contrasto alle mafie, di legalità, di sviluppo e che non è più chiusa nel confine della propria regione, ma si apre verso una nazione intera.
La differenza fondamentale fra il 2007 ed oggi, oltre ad una presenza sempre maggiore di ragazzi che da tutta Italia si muovono per partecipare al meeting, è una ormai forte consapevolezza che il problema della ‘ndrangheta non è più solo calabrese, ma nazionale se non internazionale; come il problema delle mafie non è solo la ‘ndrangheta, ma anche cosa nostra, camorra, sacra corona unita e, soprattutto, corruzione».

Sotto la guida attenta di Aldo Pecora, Presidente di "Ammazzateci Tutti", e di Rosanna Scopelliti, figlia del compianto giudice e presidente della Fondazione Antonino Scopelliti, anch’essa promotrice del meeting, Legalitàlia è divenuto momento di crescita personale per ragazzi che già a 15 anni decidono di ritagliare un pezzo delle proprie vacanze per investirlo nella cultura e nella negazione di qualsiasi forma di illegalità. Il programma di quest’anno ha potuto vedere non solo il patrocinio, ma la partecipazione diretta delle Istituzioni nella presenza del ministro della Gioventù Giorgia Meloni, di alti magistrati quali il procuratore della DDA di Reggio Calabria Nicola Gratteri ed il Presidente onorario della Corte di Cassazione Ferdinando Imposimato, in un dibattito acceso con il susseguirsi di importanti giornalisti impegnati ogni giorno quali Rosaria Capacchione, da anni sotto scorta, Pino Maniaci, Enrico Bellavia e Roberta Mani; l’arricchimento di esperienze personali come quella di Pino Masciari, imprenditore che si è ribellato alla ‘ndrangheta, IMD, poliziotto che ha contribuito alla cattura di Bernardo Provenzano ed infine questa sera (9 agosto) di Gian Carlo Caselli e Don Luigi Ciotti, insegnanti di dignità

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Pubblicato il 09 Agosto 2011
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