Violentata a 14 anni dal prozio

La ragazzina era oggetto delle pesanti attenzioni dell'uomo arrestato questa mattina, un 40enne già noto alle cronache per aver fatto parte di un gruppo neonazista. Quando ha raccontato tutto alla madre sono partite le indagini

Violentata dal prozio a 14 anni, ripetutamente. E’ questa l’ennesima e tragica storia di cronaca che emerge in questa giornata che precede il ferragosto nel Basso Varesotto. Proprio questa mattina (sabato) ai polsi dello zio orco, un 40enne residente nell’Altomilanese, sono scattate le manette dopo due mesi indagini serrate da parte dei carabinieri di Busto Arsizio guidati dal Maggiore Gianluigi Cirtoli in collaborazione con il sostituo procuratore della repubblica di Busto, Pasquale Addesso che ha disposto l’arresto dell’uomo. Di lui si sa che è separato dalla moglie, che ha due figli e che nel 2006 era finito nell’inchiesta sull’estremismo di destra della Procura di Varese.

I fatti risalgono ai primi giorni di luglio quando il prozio viene ospitato a casa della famiglia della ragazzina per una decina di giorni. L’ospitalità era dovuta alla necessità dell’uomo di sottoporsi ad alcuni esami presso l’ospedale di Busto Arsizio. Per questo la madre della ragazza aveva deciso di lasciare che l’uomo rimanesse a dormire direttamente a casa loro per evitargli i chilometri di strada. L’uomo, però, avrebbe approfittato di alcuni momenti in cui era rimasto da solo a casa con la pronipote per violentarla più di una volta. Nei giorni a seguire la ragazzina ha cominciato a comportarsi in maniera sospetta tanto da far preoccupare la madre e la nonna. Dopo un po’ di resistenze la ragazza, poco più che una bambina, non ha retto e ha raccontato tutto quello che era accaduto con il prozio.

Il racconto della ragazza apre uno spaccato di inferno in famiglia. L’uomo, infatti, avrebbe approfittato di ogni momento in cui i due rimanevano da soli per sfilargli le mutande e violentarla. Subito dopo le sue parole la madre non ha esitato a raccontare l’accaduto ai carabinieri e sporgere denuncia nei confronti del parente. I carabinieri hanno sentito i familiari, la piccola adolescente che ha parlato di almeno tre violenze subite e, infine, il 40enne indiziato che ha dapprima respinto le accuse, poi ha controdenunciato i parenti per calunnia e, infine, ha ammesso una violenza sessuale. A far crollare l’uomno definitivamente i risultati degli esami effettuati in ospedale sulla povera ragazza, le tracce di liquido seminale ritrovate hanno chiuso il caso. Ora il prozio è in carcere a Busto Arsizio in attesa della convalida dell’arresto da parte del Gip.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Agosto 2011
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