Cena sociale per l’Atletica San Marco

La società che organizza diversi appuntamenti sportivi durante l'anno ha festeggiato il Natale con i soci

Venerdì sera, 16 dicembre, Cenone Sociale della San Marco, la serata clou che a fine anno la Società organizza per chiudere e tirare le somme sportive dell’annata.  Una riunione di atleti, molti dei quali di altissimo livello Master, da Marco Brambilla a scendere, Franco Fonnesu, Gornati, Bongini, e altri ancora. Un assembramento di podisti all’interno vuoi di una palestra, vuoi di un tendone o di un posto qualsiasi al chiuso, solitamente si accompagna ad un penetrante odore di canfora e di tensione nervosa. Venerdì sera nient’altro che profumi e sorrisi.

La stranezza: corridori continuamente allenati e abituati alla tuta e alle scarpe da corsa, per una volta si sono associati a giacca, camicia e anche (qualcuno) alla cravatta. Valeria Bellan, la migliore delle donne in maratona, 3 ore e 18 minuti a Milano e in mezza maratona, 1 ora e 29 minuti era tra le più eleganti Certo non solo lei, quanto ad eleganza. Presente l’assessore provinciale alla Sport, Giuseppe Martignoni de Bernardi, il presidente della FIDAL Romano Pinciroli, il presidente della ASSB Luca Castiglioni. Ha guidato la serata, con il solito garbo leggero, Enrico Traietta, presidente della San Marco.

Traietta, dopo i ringraziamenti di rito, sia alle autorità intervenute che ai presenti tutti, ha rinfrescato la soddisfazione della Società per la buona riuscita delle manifestazioni messe in campo durante l’anno, specie la Maratonina e la A Pee In Brughea. Man mano che si susseguivano le portate, servite da fluttuanti e silenziosi camerieri, si è snodata la lunga sequenza delle premiazioni. I vincitori in senso Assoluto: Franco Fonnesu, per gli uomini e Valeria Bellan al femminile, autori di prestazioni da invidia lungo tutto l’anno . Il più veloce in maratona, Massimo Bongini, 2.43; anno superlativo per lui, che si è preso le soddisfazioni negategli dagli infortuni l’anno precedente. Premiato come migliore in mezza-maratona, Marco Brambilla, 1.09 a Milano. Per lui tutti gli anni sono sempre ..un anno super
.
Sono seguite la premiazioni alle categorie: la femminile F1 (età fino ai 45 anni), prima classificata Giovanna Nervei, seconda Ylenia Erre e terza Alessia Macrì. La femminile F2 (dai 45 anni in sù), prima classificata Sandra Novo, la super-Sandra delle tre maratone in sessanta giorni, seconda Zora Tonello, terza Milena Rosa. I Primi Classificati delle categorie maschili: Davide Osnato, cat M1 (fino ai 35 anni), Diego Furia, cat M2 (fino ai 40 anni) la maglietta della SanMarco alla maratona di New York.
Eros Grandini, M3 (fino ai 45 anni), Gaetano Covizzi, M4 (fino ai 50), l’uomo delle molteplici maratone, sempre come Pace-Maker, a guidare con mano sicura chi della maratona ne ha paura.
Curzio Mascarello, M5 (fino ai 55). Luciano Rosso, M6 (fino ai 60), cuore e mente dell’organizzazione ristori alle manifestazioni della San Marco. Antonio Erre, M7 (fino ai 65), Gino Mazzi, M8 ( da 65 in sù). 

Targhe Speciali a Stefano Ruzza, il campione (è in Nazionale!) dell’Ultra-Trailer, che sono quelle corse sù e giù per le montagne e che normalmente superano i sessanta chilometri, e chiamale normali! Come l’ultima in ordine di tempo, la 100 km del deserto della Namibia, che Stefano è andato a vincere per il secondo anno consecutivo, precedendo atleti convenuti da tutto il mondo e decisi a strappargli il titolo. Portare la maglietta bianco-blu per il globo, specie se si sale sul podio, è chiaro titolo di merito, nella San Marco. Stessi motivi per la targa data a Nicola Settembrini, altro super Trailer. Due mesi fa ha portato a termine la Tor Des Geants, terrificante corsa di 333 chilometri, su e giù per le Alpi della Val D’Aosta, corsa continua. Ci ha messo cinque giorni, notte e dì di corsa, fermandosi poche ore in tutta la settimana, portandosi il bagaglio appresso nello zaino, lampadina indispensabile, qualche ricambio asciutto, bere e mangiare. Quasi la metà dei partiti (550 ) , si è ritirata durante, costretta dalla fatica massacrante. All’arrivo, Nicola accusava piedi sanguinolenti, muscoli legnosi e fiacche distribuite per ogni dove.

Altra Targa, alla famiglia Vatilli, padre, madre, figlio, figlia e genero, tutti costantemente presenti e partecipi ed impegnati con attaccamento consapevole alla San Marco. Anche Alessia Macrì, per il continuo impegno e disponibilità alla Società, ha ricevuto un premio. Premiato come Super IVV Giovanni Pedota, che ha totalizzato il maggior numero di presenze alle gare IVV, come Sanmarchino. Il Leone D’Oro quest’anno è andato a Gino Mazzi. La motivazione: l’impegno e il gran lavoro che ha svolto, e non solo quest’anno, per la San Marco; il supporto costante alla gran mole di compiti che svolge la nostra segretaria, Fiorangela, sua moglie. Gino ha preso la parola per ricordare il compianto Arturo Invernizzi, morto tragicamente alcuni anni fa, durante una settimana di corse di San Marchini, che lui guidava da presidente, in Toscana.

La serata si è protratta fino a tardi per le estrazioni dei premi (orologi, televisori, servizi da tavola, valigie, tavolini in ferro battuto, eccetera…) raggranellati durante l’anno dalle più svariate competizioni sportive dalla San Marco in veste di squadra. Chi è rimasto a bocca asciutta e chi ha racimolato diversi cimeli. La Dea bendata non guarda tutti con la stessa benevolenza. La prorompente Fabiana, così bella da attirare le attenzioni anche della Fortuna! Che infatti le ha fatto dono di numerosi premi.
Il colmo della serata? Avere ospite Silvio Omodeo, vox clamans dei podisti di tutto lo Stivale, e non farlo parlare!!

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Dicembre 2011
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