Parla la ragazza: “Le coltellate non erano per me”

La giovane J.E. racconta il retroscena della vicenda avvenuta martedì scorso: "Non sono mai stata insieme all'accoltellatore, ho solo difeso mia cugina da un pazzo"

Protagonista suo malgrado di una brutta storia ha voluto raccontare come sono andati veramente i fatti e cambiare il suo ruolo nella vicenda. J.E., la giovane ventenne di Lonate Pozzolo che erroneamente abbiamo indicato come una "ragazza contesa" tra O.P., il 28enne che martedì pomeriggio ha accoltellato l’unico fidanzato della storia, e il ventenne che da due anni frequenta J.E.: «Le cose non sono andate come avete scritto, almeno in parte – ci dice al telefono – io non sono stata insieme a O.P. e il suo interesse in questa vicenda nei mie confronti è dovuto al fatto che sono la cugina della sua ex. Lunedì sera, al pub di Ferno, ha cominciato a provocare il mio ragazzo che, dopo i continui sfottò e le minacce, lo ha allontanato in malo modo».

J. spiega anche le fase concitate della giornata successiva: «O.P. aveva già annunciato ai carabinieri, la sera prima nel pub, che si sarebbe vendicato e così è stato – continua – martedì ha chiamato a casa mia e ha avvisato che sarebbe tornato con l’intenzione di uccidere la sua ex e in breve si è presentato sotto casa. Io avevo già avvisato i carabinieri subito dopo la sua folle telefonata». Appena si è presentato sotto casa la ragazza è andata in agitazione mentre lui brandiva un coltello ma: «Proprio in quel momento è arrivato il fidanzato che l’ha affrontato con una mazza ma O.P ha sferrato la prima coltellata e ha cercato di inseguirlo per dargliene un’altra. Poi è tornato sui suoi passi ed è rimasto sotto casa continuando a proferire minacce». J.E. a quel punto è corsa fino in piazza per vedere lo stato di salute del compagno che perdeva moltissimo sangue, quando lo ha trovato accasciato a terra ha chiamato un’ambulanza mentre a casa sua giungevano i carabinieri di Lonate Pozzolo che arrestavano O.P..

«Le cose sono andate in questo modo, leggermente diverso da come è stata raccontata. Ce l’aveva con me perchè convinto fossi stata io a spingere mia cugina ad interrompere la storia» – conclude J.E. che ci ha comunicato anche l’uscita dal pericolo di vita del suo ragazzo ancora ricoverato in ospedale. La coltellata è arrivata molto vicina all’aorta e i medici hanno dovuto fare un gran lavoro per salvarlo. La storia, comunque, ha un lieto fine per tutti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Gennaio 2012
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