Inquinamento del fiume, Reguzzoni chiede aiuto al ministero

Il deputato leghista di Busto Arsizio Marco Reguzzoni torna a parlare di inquinamento dell’Olona e sprona il ministro Corrado Clini ad intervenire per fermare il disastro ecologico che si perpetua da mesi lungo tutto il percorso del fiume: «Se il ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare disponga di ulteriori elementi in relazione alla vicenda, se non si ravvisi la necessità di intervento diretto dello Stato per limitare il danno e ripristinare la situazione ambientale e se si intenda agire, anche attraverso modifiche normative, al fine di prevenire altre situazioni analoghe». Il deputato lo chiede con un’interrogazione volta a far intervenire lo Stato per risolvere le problematiche di inquinamento del corso d’acqua.

«Nonostante la Provincia di Varese – spiega Reguzzoni – fin dal tempo della mia presidenza e ancora oggi, abbia fatto e investito molto (ricordo ad esempio la realizzazione dei due depuratori di Gornate Olona e di Olgiate Olona, e di tutta la rete di collettazione) da un anno a questa parte sono state numerose le segnalazioni da parte dei cittadini di sversamenti e di presenza di schiuma nel corso d’acqua» – sostiene Reguzzoni che parla di una situazione ch è stata più volte affrontata «anche a livello istituzionale, con il coinvolgimento di autorità locali, provinciali e regionali, Arpa, Protezione civile e Consorzio di tutela, per valutare le contromisure da attuare. E all’attività istituzionale si è aggiunta ora la comunicazione, da parte del procuratore della Repubblica di Busto Arsizio, che in merito alla vicenda è in corso un’inchiestavolta a individuare le responsabilità del disastro ambientale». Tale inchiesta, comunque, prende anche in considerazione la depurazione delle acque da parte dei due depuratori realizzati dalla Provincia.

«Tutto il territorio – dichiara il deputato bustocco – si è quindi attivato, e da tempo, per risolvere in sinergia le preoccupanti problematiche del fiume Olona che, bisogna sottolineare, rappresenta la nostra tradizione e la nostra storia: basta ricordare che, proprio lungo il suo corso, sono nati i primi insediamenti e le prime fabbriche. Lo Stato, invece, non ha mai agito a sostegno delle varie iniziative, e ritengo sia ora che intervenga a tutela del nostro prezioso fiume. Per questo ho presentato un’interrogazione, come già avevo fatto lo scorso anno, per capire da un lato se il ministro disponga di ulteriori elementi in relazione alla vicenda, con particolare riferimento alla salute dei cittadini e ai danni ambientali; dall’altro se non intenda procedere con un intervento diretto, nell’ambito delle proprie competenze, per limitare il danno e ripristinare la situazione ambientale. E infine se, anche attraverso iniziative normative, possa attivarsi per prevenire altre situazioni analoghe».