Agesp, la Lega e il paese di Babbo Natale

Nel nuovo direttivo cittadino del Carroccio fa capolino il nome di Piero Monticelli al quale Agesp ha affidato, senza gara, la gestione degli eventi natalizi del Natale al Museo del Tessile che si rivelò un flop. Dall'opposizione piovono critiche: "Azienda politicizzata"

Le recenti elezioni della segreteria cittadina della Lega Nord di Busto Arsizio hanno riconfermato alla guida del partito Alessio Rudoni, segretario uscente e reguzzoniano di ferro. Nel direttivo, invece, fa capolino la figura di Piero Monticelli, noto organizzatore di spettacoli ed eventi bustocco e titolare della “Dimensionemoda” di via Ponzella, una società che organizza manifestazioni pubbliche. Manco a dirlo Monticelli è molto conosciuto anche negli ambienti di Agesp, l’azienda guidata da Paola Reguzzoni, sorella del deputato ed ex-capogruppo alla Camera Marco, che da alcuni anni ne è l’amministratore delegato.

E’ stato proprio Piero Monticelli con la sua Dimensionemoda a gestire, negli ultimi due anni, uno degli eventi di punta organizzati da Agesp per la città: Il Paese di Babbo Natale, quest’anno al centro delle polemiche per la scarsa attrattività che ha causato una vera e propria fuga dei venditori ambulanti del mercatino natalizio. Non si parla di bruscolini dato che l’evento, come aveva annunciato la stessa Paola Reguzzoni, è costato circa 60 mila euro, «cifra che per metà è stata coperta dagli sponsor» – si era affrettata a comunicare.

Naturalmente la cosa non è passata inosservata negli ambienti politici cittadini e dall’opposizione in consiglio comunale si levano le prime critiche dal nuovo arrivato in consiglio comunale Marco Cirigliano, consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà che commenta: «Sarà un caso che l’evento sia stato appaltato alla società di questo Monticelli ma lo trovo abbastanza imbarazzante e segno che conferma la poca trasparenza che regna all’interno di Agesp». Giampaolo Sablich, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle concorda sull’analisi di Cirigliano ma aggiunge: «La responsabilità di questa gestione è del sindaco che ha avocato a sé la scelta dei cda ed ora eccone le conseguenze». Sablich si riferisce al fatto che la scelta dei membri del cda dell’azienda di totale proprietà comunale non sia stata fatta secondo criteri di meritocrazia, basandosi sul curriculum personale, ma solo in base all’appartenenza politica e cita Manifattura Cittadina: «Loro avevano chiesto la pubblicazione di tutti i curriculum dei membri nei consigli di amministrazione ma la richiesta non mi pare sia stata presa in considerazione».

Pronta la replica del segretario cittadino della Lega Nord Alessio Rudoni: «Piero Monticelli collabora da molti anni sia con il comune che con altre realtà anche di colore politico diverso – spiega – dal 2002 è un militante della Lega Nord e da quest’anno è anche membro del direttivo. Non entro nelle scelte fatte da Agesp per l’affidamento della gestione del Paese di Babbo Natale al Museo del Tessile ma posso assicurare che dal 2012 Monticelli dovrà porsi il problema dell’opportunità di fronte ad una situazione come questa perchè quando entri a far parte di un organo dirigente di un partito è importante tutelarne anche l’immagine. Con questo sottolineo che nella vicenda che lo riguarda non c’è nulla di illegale o al di fuori delle regole».

Agesp risponde attraverso la presidente del settore energia Giuseppina Basalari che conferma il costo, 60 mila euro, ma specifica anche che «la scelta della società di eventi Dimensionemoda è stata frutto di un ragionamento di continuità – spiega – in quanto Monticelli aveva già lavorato con il comune e con il comitato dei commercianti del centro. Abbiamo chiesto di predisporci un progetto che a noi è sembrato adeguato». A modesto parere di chi scrive sembra proprio che per evitare la gara sia, così, bastato spalmare sulle tre società del gruppo Agesp i costi: «Ognuna ha messo 10 mila euro mentre gli altri 30 mila sono arrivati dagli sponsor – racconta la Basalari – in questo modo siamo rimasti sotto la soglia che rende obbligatoria la gara».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Febbraio 2012
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