Informava i mafiosi, in manette carabiniere

Informava spacciatori e affiliati alla ‘ndrangheta grazie alla divisa. Salvatore Russo, 47enne vicebrigadiere in servizio presso la Compagnia dei carabinieri di Monza è finito in manette grazie alle dichiarazioni di Stefano Scatolini, 44enne bustocco finito in carcere qualche giorno fa nell’ambito di un’operazione contro il clan Facchinieri attivo in provincia di Monza al quale la Guardia di Finanza ha sequestrato 140 kg di droga che teneva in casa. Insieme all’enorme quantitativo di droga gli agenti delle Fiamme Gialle hanno trovato anche alcuni rapportini informativi che lo riguardavano, ricevuti da Russo.

Il militare infedele poteva accedere al servizio informativo interno alle Forze dell’Ordine e in questo modo riusciva a fornire indicazioni su indagini in corso che riguardavano personaggi della malavita. Grazie a questo sistema, e in collaborazione con il 52enne Orlando Purita aveva anche architettato un sistema di truffe ai danni di terzi. Quest’ultimo, infatti, si fingeva finanziere e, forte delle informazioni ricevute, estorceva danaro alle vittime fingendo di dover svolgere accurati accertamenti che potevano essere evitati pagando somme di danaro. Grazie a questo sistema i due avrebbero raggranellato, dal 2008, qualcosa come 430 mila euro e alcune delle vittime sarebbero proprio della zona tra Busto Arsizio e Gallarate. I due sono stati colpiti da ordinanza di custodia cutelare da parte del giudice per le indagini preliminari Nicoletta Guerrero. Entrambi, comunque, erano già stati arrestati nell’ambito dell’operazione della Dda per le informazioni che avevano inoltrato ad esponenti delle cosche di ‘ndrangheta. Ora i due, che hanno confermato con le loro dichiarazioni l’impianto accusatorio, sono detenuti nel carcere di Monza.