Elcon presenta il progetto in Regione

Da mercoledì il piano per la realizzazione di un impianto di trattamento di rifiuti chimici è nelle mani degli uffici competenti e da oggi nei comuni interessati. Presentato anche una road map per bonifica di 8 mila mq di terreno e 2 mila di eternit

Da ieri, mercoledì, il progetto di Elcon Recycling per la realizzazione di un impanto di trattamento di rifiuti chimici nel polo chimico di Castellanza è stato depositato agli uffici competenti di Regione Lombardia e prende il via ufficialmente l’iter per la valutazione d’impatto ambientale e per l’autorizzazione integrata ambientale necessari a permettere l’avvio dei lavori di costruzione dell’impianto nel quale la società vuole investire 20 milioni di euro. A darne notizia, presso gli uffici della Bp Sec a Magnago, il direttore della società di consulenza che collabora con Elcon Daniele Barbone e il vice-presidente di Elcon Recycling Yaron Bar, uomo in Italia di Zvi Elgat, presidente dell’azienda israeliana. 

Yaron Bar ha un’esperienza decennale nel campo della chimica, ha lavorato 21 anni in Teva e per 5 anni in Teva Italia, conosce la realtà lombarda e sottolinea l’importanza che questo impianto potrebbe avere per Castellanza e per tutta l’industria chimica del nord-Italia: «In nord Italia è concentrato il 50-60% dell’industria chimica nazionale e, oggi, la sfida maggiore è quella di poter competere a livello internazionale – spiega Bar – Elcon è in grado di dare questa opportunità tramite il nostro metodo di trattamento dei rifiuti chimici che, attualmente, l’Italia fa smaltire in gran parte all’estero con un costo economico e ambientale maggiore».

L’IMPIANTO – Il segreto di Elcon lo spiega Daniele Barbone: «Scomporre i rifiuti chimici che all’80% sono composti da acqua e lavorarli separatamente – spiega il direttore di Bp Sec – viene separata l’acqua con un primo trattamento chimico, le sostanze inorganiche vengono precipitate sotto forma di sali, le sostanze organiche vengono invece riutilizzate sotto forma di gas e riutilizzate nel ciclo produttivo per fornire energia all’impianto». Bar sottolinea, inoltre che Elcon lavora  «secondo standard ambientali sia americani che europei con assoluta trasparenza in tutte le fasi del ciclo di smaltimento. L’80% dei rifiuti che vengono trattati – continua il vicepresidente di Elcon – è acqua e comparando i prodotti che vengono trattati nelle industrie chimiche la loro pericolosità è  nettamente inferiore».

AMBIENTE – Ma i numerosi dubbi del comitato Valle Olona Respira hanno bisogno di risposte piùconcrete e Barbone passa alle altre novità previste da Elcon per venire incontro alle «legittime preoccupazioni dei cittadini» – ad esempio annunciando che, insieme al progetto, Elcon ha anche presentato un piano di bonifica da oltre 2 milioni di euro per la rimozione del terreno contaminato da mercurio (uno degli inquinanti più pericolosi presenti nel sito, ndr) sugli 8-9 mila metri quadri sui quali si insedierà l’impianto (su un totale di 120 metri quadrati complessivi del polo chimico, ndr): «Oltre alla bonifica del terreno verranno smantellati anche 2 mila metri quadri di eternit presenti su capannoni che Elcon andrà ad occupare». Infine, per tranquillizzare anche i più scettici, Elcon ha deciso di affidare ad una società esterna il monitoraggio h24 delle emissioni dalla ciminiera con la possibilità per gli enti locali interessati di potersi connettere al sistema e verificare in ogni momento quali e quante siano le sostanze emesse Per quanto riguarda il problema dei 30 camion al giorno che raggiungeranno o lasceranno il sito la società è disposta a studiare con l’amministrazione percorsi e orari che non vadano ad aggravare la situazione viabilistica, già critica per la verità, dell’intera area.

IL TERRITORIO – Yaron Bar, inoltre, in queste settimane è stato impegnato in colloqui con le realtà della zona a partire dall’università di Castellanza Carlo Cattaneo: «Abbiamo sondato la disponibilità da parte dell’ateneo a pensare ad un master in management dei rifiuti che potrebbe dare opportunità di lavoro ai neolaureati». Certo i posti, tra impianto, indotto e centro di ricerca, non sono moltissimi: si parla di circa un centinaio di impieghi ai vari livelli: «Il nostro management viene dalle migliori facoltà di chimica al mondo – spiega Bar – noi assumiamo solo personale competente ai massimi livelli e anche per questo abbiamo scelto Castellanza, per la presenza di un’università e di una cultura industriale nel settore chimico». Il progetto ha già ottenuto anche il benvenuto da parte delle due confindustrie di Varese e Alto Milanese.

L’ITER – Da questo momento i tempi stabiliti danno 180 giorni per arrivare ad una decisione ma elcon ha già messo in conto che ci potrebbe volere qualche mese in più per l’approvazione. Della conferenza dei servizi faranno parte: Regione Lombardia, l’amministrazione di Castellanza, quella di Olgiate Olona, Arpa, Asl, Vigili del Fuoco, gli enti preposti per la gestione delle acque. Tutti saranno coinvolti nella decisione per la loro parte di competenza per valutare se l’impianto è sostenibile secondo i parametri europei, nazionali e regionali. Il percorso nel quale è stata inserita questa tipologia d’impianto è quello delle industrie chimiche «a conferma – ha sottolineato Barbone – del fatto che non si tratta di un inceneritore come qualcuno sta continuando a dire». Se il progetto verrà definito realizzabile partiranno i lavori per la bonifica, seguiti da quelli per lo smantellamento dell’eternit e, infine, da quelli per la costruzione dell’impianto. In tutto occoreranno dai 12 ai 18 mesi.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 03 Maggio 2012
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.