I pendolari protestano: “Andare in treno ci costerà il 30% in più”

“Lavori di messa in sicurezza”. Si legge ancora sul volantino infilato sotto i tergicristalli di un’auto abbandonata il motivo che aveva spinto il 23 aprile Agesp Servizi a chiudere in tutta fretta il parcheggio sterrato della stazione delle Ferrovie Nord. Parcheggio che, puntualmente, è stato transennato e chiuso alle 300 auto che quotidianamente posteggiavano la loro auto in quest’area.

Ma da quel giorno nulla si è mosso. La denuncia è arrivata da un nostro lettore ed, effettivamente, nel parcheggio il tempo sembra essersi fermato a quella data. Le griglie metalliche del tunnel della ferrovia sono ancora visibili e le auto abbandonate rimangono le uniche occupanti di quel posto. L’unico intervento è stato quello della recinzione dell’area e del severo divieto di sosta 24 ore su 24. Nulla di più. La chiusura ha portato molti utenti a spostarsi qualche metro più in là, lasciando la propria autovettura all’interno delle strisce blu dei parcheggi Ferrucci e Monti che – piccolo dettaglio – sono a pagamento. Inevitabile quindi il risentimento provato nei confronti del provvedimento, specialmente a fronte della mancanza di ruspe e operai alacremente impegnati nella messa in sicurezza dell’area che, stando alle previsioni, avrebbe dovuto riaprire nel giro di un mese.

Certo, la possibilità di abbonarsi a 22 euro al mese per l’accesso ai parcheggi ha allettato molti utenti ma comunque, a fronte di un abbonamento per il treno di 65,50 euro l’esborso in questione è come se equivalesse ad un aumento di circa il 33% del costo complessivo. Fattore che scoraggerà qualcuno all’uso del treno per recarsi al lavoro e molti a parcheggiare lontano dalla stazione o a lato delle strade.