Elcon, il progetto non convince i sindaci, Farisoglio compreso
Il progetto della società israeliana all'esame delle amministrazioni di Castellanza, Olgiate Olona, Marnate, Legnano e Busto Arsizio è stato ritenuto lacunoso. Non cambia il destino di tipo produttivo dell’area del polo chimico
Alla fine anche il parere dell’amministrazione castellanzese è arrivato ed è negativo, così come quello delle amministrazioni di Olgiate Olona, Marnate, Legnano e Busto Arsizio. Gli amministratori dei comuni succitati si sono, infatti, riuniti insieme ai relativi tecnici per condividere il futuro strategico dell’area su cui sorge il complesso industriale ex Montedison a cavallo tra i territori di Castellanza e Olgiate Olona, all’indomani della domanda presentata in Regione Lombardia dalla società Elcon per la realizzazione di un impianto di trattamento di rifiuti liquidi in territorio di Castellanza. L’area interessata è quella del complesso industriale individuata dai PGT dei comuni di Castellanza e di Olgiate Olona come “area con funzioni non residenziali”.
Da un primo esame della documentazione da parte delle Amministrazioni Comunali la stessa appare alquanto lacunosa e non dà risposte precise sul progetto facendo presumere che lo stesso sia difficilmente compatibile con la realtà del territorio. Dopo un percorso lungo due mesi dal primo approccio avuto da Elcon con le Amministrazioni Comunali, la società non ha risposto in maniera convincente a quelle che erano le aspettative di totale trasparenza attese dai Comuni e dal territorio.
Le lacune tecniche della documentazione presentata riguardano la mancanza di specifiche relative agli interventi edilizi che si intendono fare e che il Comune di Castellanza dovrebbe autorizzare; manca uno studio di impatto sul traffico; manca una precisa descrizione del processo di ossidazione termica e delle emissioni in atmosfera; manca la descrizione del secondo punto di emissione citato nella relazione descrittiva; manca una puntuale descrizione dei sistemi di sicurezza; manca una previsione relativa all’inserimento dell’impianto nella direttiva sui rischi di incidente rilevante.
Manca, inoltre, un piano di recupero industriale dell’area nel suo complesso, così come obbligatoriamente previsto nel PGT del Comune di Castellanza. Una serie di lacune che fa ritenere il progetto Elcon non condivisibile da parte delle Amministrazioni Comunali direttamente ed indirettamente interessate. L’indirizzo strategico generale, per il futuro dell’area su cui sorge il complesso industriale ex Montedison, indirizzo condiviso da tutte le Amministrazioni presenti, sarà di tipo produttivo; l’unica destinazione possibile per garantire la soluzione delle passività ambientali che l’area stessa presenta, disegnando nel contempo uno sviluppo sostenibile e compatibile con il territorio.
La vicenda della Elcon è stata al centro di aspre polemiche nelle settimane scorse. Ecco tutti gli articoli che riguardano l’idea di un impianto di trattamento rifiuti a Castellanza
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