Genitori contro Agesp Servizi: “Fate nuotare i nostri bambini”

La società che gestisce la piscina Manara non permetterà più all'associazione Nilo di organizzare corsi di acquaticità per neonati e gestanti, una realtà presente da 15 anni cancellata per "presunta" concorrenza

Sono oltre 400 gli iscritti alla pagina facebook che si oppone alla chiusura dei corsi dell’associazione Nilo di Busto Arsizio, nata nel 1996 proprio con l’intento di organizzare corsi di acquaticità per bambini in particolare nella fascia tra gli 0 e i 2 anni andando a sopperire ad una mancanza da parte della società che gestisce la piscina Manara e cioè Agesp Servizi. Ora proprio Agesp Servizi ha annunciato che non concederà più alcuno spazio all’associazione che conta quasi 450 iscritti, tutti pronti a lottare perchè questa realtà associaztiva senza fini di lucro non venga completamente azzerata dalla società che gestisce la piscina.

L’intento – scrivono i genitori sul social network –  «è quello di sensibilizzare il più vasto pubblico possibile sulla cattiva sorte che attende l’associazione a causa di non comprensibili decisioni di Agesp Servizi, società che gestisce le piscina Manara e che a partire dal prossimo settembre 2012 non concederà più al Nilo di affittare spazi acqua per tenere i propri corsi». Molti sono i genitori che stanno portando contributi alla pagina aperta per sottolineare anche l’alto livello qualitativo del lavoro svolto dall’associazione. Ad esempio  la presenza di un’istruttrice come la campionessa di apnea, Ilaria Bonin che ha ricevuto il Premio “Italian Sport Awards – La notte dei campioni dello sport italiano – Gran Gala dello Sport italiano 2011”, in qualità di migliore atleta dell’anno 2011 designata dalla Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, che lo scorso 10 giugno ha anche stabilito il nuovo record italiano di profondità in apnea a 210,44 mt.

L’associazione, per il momento, sta cercando di mantenere un basso profilo e ha aperto un canale di dialogo con l’assessore allo sport Ivo Azzimonti. Nei prossimi giorni incontrerà la presidente di Agesp Servizi Paola Reguzzoni per capire se c’è ancora uno spiraglio di dialogo anche se pare che gli intendimenti di Agesp li abbia già espressi in una lettera nella quale, in poche righe, liquida l’associazione annunciando che per loro non ci sono più spazi. La decisione annunciata è l’ultima di una serie che in questi ultimi anni ha man mano ridotto gli spazi per l’associazione in quanto ritenuta "in concorrenza" con quanto Agesp Servizi propone. Peccato che la società che gestisce l’impianto non ha previsto anche i corsi per mamme gestanti e per i neonati organizzati fino a quest’anno dal Nilo e che hanno visto una partecipazione numerosa di bambini. Per loro, dall’anno prossimo, non ci sarà più la possibilità di partecipare ai corsi in piscina.

La cosa più strana è che l’associazione avrebbe versato annualmente, per gli spazi acqua assegnati, 27 mila euro. Spazi che per i due terzi, dicono alcuni genitori, non sono stati riassegnati e che quindi rimarranno vuoti con una perdita di decine di migliaia di euro. Per una piscina che è da anni in perdita non sembrerebbe essere stata una scelta del tutto felice.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Giugno 2012
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