Omicidio D’Aleo, altro rinvio dal Gup

Il giudice ha rinviato nuovamente la decisione sul rinvio a giudizio di Vizzini, Nicastro e Italiano accusati di averlo ucciso e sepolto in un bosco perchè non obbediva agli ordini del clan

Omicidio di Salvatore D’Aleo, ancora un nulla di fatto davanti al giudice per l’udienza preliminare. Il legittimo impedimento di uno dei legali ha comportato il rinvio al 26 settembre della decisione per il rinvio a giudizio di Rosario Vizzini e Fabio Nicastro mentre per Emanuele Italiano il legale Domenico Margariti ha chiesto il rinvio al 12 luglio in quanto l’imputato ha fatto richiesta di un processo con dibattimento. 
La vicenda dell’omicidio di Salvatore D’Aleo dovrà, dunque attendere ancora qualche mese per essere definita. D’Aleo venne ucciso nell’ottobre del 2008 e il suo cadavere venne occultato nei boschi di Vizzola Ticino. Per quattro anni non si seppe nulla della sua misteriosa scomparsa anche se il sospetto che fosse stato vittima di lupara bianca aveva sempre aleggiato attorno alla sua figura, soprattutto per la sua vicinanza al clan Rinzivillo impiantato a Busto Arsizio e sgominato con le operazioni Fire Off e Tetragona condotte dalla squadra mobile di Varese e dallo Sco di Roma. 

Dopo l’arresto di Rosario Vizzini, considerato il capo dell’organizzazione mafiosa, e del suo braccio destro Fabio Nicastro (insieme a tutta una serie di personaggi a loro legati) lo stesso Vizzini, divenuto nel frattempo collaboratore di giustizia, ha indicato il luogo dove è rimasto seppellito per anni permettendone il ritrovamento. Della sua morte e dell’occultamento del cadavere sono accusati Nicastro, Italiano e Vizzini stesso. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Giugno 2012
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