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“L’ospedale dormitorio per i senza tetto, qualcuno intervenga”

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28 Luglio 2012

Pubblichiamo una lettera giunta in redazione che ripropone un problema annoso: quello dei senza tetto a Busto Arsizio. Ce ne siamo occupati anche nella scorsa settimana, ma oggi, l’intervento del nostro lettore, riaccende i riflettori sul fatto che l’ospedale accolga, per una sorta di "tacito compromesso", i senza tetto e consenta loro di ricavarsi spazi per rifugiarsi la notte all’interno dei corridoi dei reparti.  In passato la presenza dei clochard che si scaldavano accendendo fuochi, aveva provocato anche gravi problemi alla struttura: gli incendi che erano divampati nel cuore della notte avevano richiesto l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco. 

Buongiorno,
non so se siete a conoscenza del problema dei senzatetto che alla sera arrivano per passare la notte presso il nostro ospedale… Ho segnalato al direttore del nosocomio, dott. Armando Gozzini, il problema e proposto di chiudere il cancello principale e le porte che dal pronto soccorso conducono ai reparti e di consentire l’accesso dopo gli orari di visita solo alle persone autorizzate filtrandole in portineria, mi auguro che venga accolta la proposta e si intervenga al più presto.
Vi inoltro la lettera che ho inviato al dottor Gozzini e al direttore di presidio Antonio Tricarico.
"In seguito alla permanenza di mio padre nel presidio di Busto Arsizio in rianimazione e in passato in altri reparti vi invito a evitare che le persone in condizioni precarie e con le difese immunitarie compromesse vengano a contatto con i senzatetto che trascorrono il loro tempo per lavarsi, dormire, fare i loro bisogni e bivaccare presso la struttura dell’ospedale. Vi invito inoltre a dedicargli una struttura apposita che non consenta a persone che generalmente si sporca di immondizia ad entrare in contatto, direttamente o indirettamente (corridoi, sotterranei, sedie sala d’aspetto, servizi igienici), con pazienti deboli e indifesi.
Vi invito infine a visitare l’ingresso nel piano seminterrato sotto al pronto soccorso dietro l’ascensore dove la puzza di urina e delle feci che questi sfortunati sono soliti liberarsi lascia senza fiato e il reparto di medicina 2 dove dormono e fanno, anche in quel reparto, i loro bisogni sui pavimenti. Sperando che si intervenga al più presto, porgo cordiali saluti".

Roberto Garzeni

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