Una moneta km zero per aiutare l’economia, Busto guarda ai Sardex

Il sindaco Farioli ha organizzato un incontro tra Franco Contu, fondatore del circuito monetario alternativo in Sardegna, e i rappresentanti dell'economia locale. Presto un seminario per approfondire ma la proposta trova già un buon entusiasmo

Dopo il Sardex potrebbe nascere il Bustex? La moneta complementare è sbarcata oggi a Busto Arsizio, nell’ufficio del sindaco Gigi Farioli per la precisione e con le sembianze del sardo Franco Contu, uno dei fondatori del circuito di moneta alternativa che sta spopolando nell’isola. Sardex.net raccoglie nel circuito oltre 400 aziende che si scambiano prodotti e servizi pagandoli con una moneta che non c’è ma soprattutto non utilizzando gli euro (sempre più rari) e, soprattutto, riuscendo a limitare la necessità di entrare nelle banche (sempre più restie a concedere credito alle imprese). Farioli aveva annunciato l’ipotesi di portare l’esperienza del sardex a Busto poco prima delle ferie e oggi ha riunito, davanti al rappresentante sardo, esponenti di New Tex e del Distretto del commercio cittadino per un briefing finalizzato a saggiare la reazione dei potenziali operatori interessati.

Per tutta la mattinata, in una serratissima riunione seminariale, Franco Contu ha spiegato il funzionamento del circuito di credito commerciale ormai operante da oltre tre anni e riconosciuto da tutti gli studiosi del campo, universitari ed istituzionali, come punto di riferimento imprescindibile di esperienze concrete. La moneta complementare rientra tra gli strumenti identificati, anche a livello di legislazione europea, per favorire concretamente, soprattutto in periodo di crisi di liquidità, gli operatori dell’industria, dell’artigianato e del commercio, ma offre anche serie opportunità alla pubblica amministrazione di inserirsi in un virtuoso circuito di sostegno dell’economia e del territorio. La stessa Regione Lombardia, grazie anche alla collaborazione dei professori Amato e Fantacci dell’Università Bocconi, sta ultimando la rendicontazione scientifica su questa modalità.

Al briefing che è succeduto all’incontro con il sindaco ed alcuni suoi collaboratori, e il fondatore di Sardex medesimo: i partecipanti si sono concentrati sugli aspetti di opportunità ed insieme di criticità che l’esperienza di questi anni di Sardex ha consentito e/o superato. Interessanti le prospettive, non solo per il rilancio del lavoro e dell’economia di filiera e di distretto, ma anche le possibili opportunità per favorire fornitori e clienti della pubblica amministrazione e delle sue partecipate, spesso frenati o messi in difficoltà dalle anguste condizioni del patto di stabilità.
Valutato l’interessante esito del confronto, è stato deciso di organizzare, grazie alla disponibilità del dott. Contu, un seminario aperto ad operatori, imprese, pubblici amministratori, mondo giovanile ed universitario entro il corrente mese di settembre o al più tardi nelle prime settimane di ottobre.

A tale incontro parteciperanno universitari, testimoni di esperienze già attive in Italia e in Europa, e rappresentanti regionali ed europei.  Nel pomeriggio, sempre a palazzo municipale, si è invece tenuto nell’aula consiliare il terzo e ultimo seminario di un’iniziativa di Regione Lombardia, Ministero della Ricerca e Unioncamere che, attraverso Innovhub, specifica agenzia dell’innovazione di Unioncamere regionale, raccoglie molte imprese tessili lombarde e centri di ricerca universitari e non per una competizione sempre più vincente nel settore del tessile e finalizzata alla creazione di veri e propri cluster che tendono a portare sempre più innovazione e ricerca all’interno delle piccole e medie imprese lombarde.  Il sindaco ha sottolineato l’orgoglio per la scelta effettuata da Regione, Innovhub e Ministero: una scelta non solo logistica che riconosce a Busto Arsizio e alla sua Amministrazione un ruolo centrale per le politiche dell’innovazione con particolare attenzione al mondo del tessile.

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Pubblicato il 05 Settembre 2012
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