“Burocrazia zero” per non far scappare le imprese in Ticino

La proposta dell'assessore Melazzini al tavolo della competitività e dello sviluppo promosso da Camera di Commercio a Malpensafiere: "Questa provincia sia prototipo di una zona franca per la burocrazia"

L’obiettivo è creare una zona a burocrazia zero anche in provincia di Varese, al via il tavolo tra assessorato alle attività produttive, enti locali e imprese con la regia della Camera di Commercio. Le parti si sono trovate in questo primo incontro per identificare tutti i percorsi che servono a  "semplificare la vita" a imprese e cittadini lombardi. Da questo primo incontro è emerso che la semplificazione amministrativa e lo snellimento della burocrazia sono fondamentali in particolare per le zone di confine che si trovano di fronte ad un nuovo fenomeno, quello delle imprese frontaliere e cioè quelle realtà produttive che lasciano il territorio italiano per trasferirsi appena al di là del confine, in Ticino.
Basti pensare che ogni impresa sotto i 250 dipendenti ha costi annui per le pratiche pari a 7.000 euro o che la pressione fiscale, al di qua del confine, ha toccato la quota record del 68,3%. Il territorio lombardo potrebbe dunque diventare "una palestra in cui sperimentare azioni innovative di semplificazione, di supporto alla creazione di impresa, di facilitazione all’accesso al credito, di sostegno alla ricerca e allo sviluppo tecnologico". Da questo punto di vista va studiata "la creazione di zone franche, modelli tax free e a burocrazia zero da sperimentare a Varese o anche in altre aree" – questa l’intenzione dell’assessore regionale Mario Melazzini.

IL TAVOLO – L’assessore ha partecipato oggi alla prima riunione del ‘Tavolo per Competitività e lo sviluppo della provincia di Varese’. Promosso dalla Camera di Commercio, il tavolo ha visto  la presenza delle rappresentanze imprenditoriali, sindacali e istituzionali della provincia di Varese, chiamate a discutere le prospettive di sviluppo sociale ed economico del territorio. Presenti, tra gli altri, Renato Scapolan (presidente della Camera di Commercio di Varese) e Raffaele Cattaneo (presidente del Consiglio regionale) oltre che diversi consiglieri regionali. Melazzini ha espresso il suo convinto plauso all’iniziativa, centrata sull’ascolto e sul confronto "per cercare insieme soluzioni concrete ed efficaci". Cattane ha affermato che "dai lavori di questa mattina sono emerse alcune proposte su cui lavorare. Primo tra tutti il tema della competitività, reso urgente dal fatto che il Canton Ticino sta attirando le nostre imprese. Il tavolo di oggi ha però fatto emergere proposte concrete per favorire l’attrattività del nostro territorio, come, ad esempio rendere la nostra zona di confine a burocrazia zero". L’assessore ha anche parlato di accesso al credito e dell’iniziativa "Credito in cassa" che mette a disposizione un miliardo di euro per lo smobilizzo dei crediti delle imprese nei confronti degli enti locali, con l’obiettivo di incrementare la liquidità del sistema. Sarà inoltre rimodulata la misura Credito Adesso, che sostiene il fabbisogno di capitale circolante delle PMI. Altro tema toccato è la questione delle start up: "Sarà reso operativo nei prossimi mesi un Programma Integrato di interventi a sostegno della creazione di impresa, che si rivolge non solo alle start up innovative di nuova nascita, ma anche a quelle imprese che invece di soccombere alla crisi scelgono di re-inventarsi sul mercato attraverso percorsi di rilancio e discontinuità aziendale".

RIFORMA LEGGE COMPETITIVITÀ – Il tema della semplificazione è tra quelli che saranno affrontati nella proposta di revisione della legge 1/2007 sulla competitività: tra i punti che saranno
 toccati, "il percorso di razionalizzazione e riqualificazione dei SUAP per garantire alle imprese la possibilità di avere un  interlocutore unico, informazioni omogenee e l’abolizione di ogni inutile duplicazione" e "gli interventi sul sistema dei controlli sulle imprese, che vorremmo coordinare e semplificare, con azioni dirette dove possibile (ASL ed ARPA) e in modo indiretto, attraverso protocolli e accordi, dove sono coinvolti altri soggetti (Guardia di Finanzia, Vigili del Fuoco, ecc.)" – ha detto ancora Melazzini.  Il presidente della Camera di Commercio varesina, Renato Scapolan, si è detto soddisfatto di questo primo incontro e subito rilancia: "Vorremmo che non si tratti di un’iniziativa episodica. Nasce oggi uno strumento che dovrà, periodicamente, creare momenti di confronto tra i rappresentanti dell’economia e coloro che, sul nostro territorio, hanno responsabilità politica per mandato elettorale. Su un territorio così ampio e variegato (141 Comuni per 64mila imprese), l’esperienza quotidiana ci dice che ci serve questo strumento che si pone quale “elemento di ricchezza” in un momento di forte cambiamento economico e tecnologico, ma anche di incertezza istituzionale".

Il Tavolo Competitività e Sviluppo nasce su iniziativa della Camera di Commercio, in quanto autonomia funzionale di livello territoriale provinciale e unico ente governato dalle rappresentanze degli imprenditori. Chiarisco immediatamente, comunque, che questo Tavolo non deve diventare il “Tavolo della Camera di Commercio”, bensì porsi quale “strumento del territorio e per il territorio” cui accennavo in precedenza, dal prestigio e dall’autorevolezza riconosciuti da tutte le parti in causa proprio perché tutte le parti contribuiscono a riempirlo di contenuti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Settembre 2013
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