Le palestre comunali al gelo: “Temperatura scandalosamente bassa”

Palariosto e Paladrago sono ancora oggi con il riscaldamento spento: “Abbiamo segnalato più volte la vicenda, ma nulla è cambiato”, spiegano le squadre che qui giocano. E così, tra infortuni e figuracce con arbitri e pubblico, i campionati stanno ripartendo

«Il regolamento di gioco non permette d’indossare maglioni, cappello e guanti». Sono arrivate a fare questa considerazione le squadre che in questo periodo dell’anno si ritrovano ad allenarsi e giocare campionati all’interno della strutture sportive di Busto Arsizio. La denuncia arriva dalla Pallacanestro Olimpia e dal CSO Borsano che lamentano il fatto che «da 4 settimane stiamo cercando di sapere quando funzioneranno i riscaldamenti del Palariosto dal momento che in palestra la temperatura è scandalosamente bassa». Prima di arrivare a segnalare la questione ai giornali, le due società che già devono fare i conti con un palazzetto che necessiterebbe di importanti interventi di manutenzione, hanno comunque provato più volte a contattare il pronto intervento di Agesp ma l’unica (magra) consolazione alle loro lamentele è stata «lo spegnimento degli aeratori, che buttavano aria gelata». La temperatura interna della palestra è dunque in balia delle condizioni climatiche e anche se durante l’attività fisica il freddo passa in secondo piano, «non appena ci si ferma il sudire si gela addosso e abbiamo avuto anche due infortuni muscolari per questo motivo», spiega la dirigenza del CSO Borsano. 
Infortuni che hanno colpito anche l’Olimpia, che tra l’altro ha dovuto far coesistere il gelo alla riapertura del campionato. Il freddo ha rischiato addirittura di far saltare il primo incontro in programma dal momento che «gli arbitri e gli ufficiali di campo si sono riuniti per decidere se non far iniziare la partita in quanto la temperatura in palestra era scandalosamente bassa», racconta Tommaso Girola. Il match poi si è svolto lo stesso ma è costato «una ammonizione verbale e abbiamo fatto una bruttissima figura sia con gli ospiti che con il pubblico, costretto a stare con i giacconi addosso per poter vedere

la partita». Gli stessi allenatori («anche noi in panchina con giacconi addosso») hanno provato più volte a segnalare la situazione «a mezzo email, con protocollo ufficiale sia al Comune che ad Agesp Servizi» ma tutti i loro appelli sono caduti nel vuoto. Una  situazione analoga si registra all’interno del PalaDrago, struttura in cui «l’impianto funziona ma e’ settato troppo basso per poter riscaldare l’ambiente». A cornice di questa situazione è bene ricordare che le squadre cittadine pagano regolari canoni di locazione per ricevere in cambio questo genere di infortuni.

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Pubblicato il 24 Novembre 2013
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