Wheelchair hockey, gli Skorpions illuminano il PalaFerrini

Di buon livello l'esibizione della giovane compagine varesina, fresca vincitrice del campionato nazionale. Due nomi di veri campioni su tutti: Claudio Carelli e Tiziano Fattore


Un pomeriggio diverso per veder giocare dei campioni di vitalità. È quello che hanno vissuto gli spettatori accorsi ieri al PalaFerrini di Busto Arsizio per assistere all’esibizione degli Skorpions Varese, squadra che si è recentemente laureata campione d’Italia di Wheelchair Hockey, uno sport in pieno sviluppo. Lo wheelchair hockey è praticato da persone con differenti livelli di disabilità che danno luogo a dei punteggi, in base ai quali si possono mettere in campo le squadre. In comune fra i giocatori c’è l’impossibilità di camminare: tutti i giocatori scendono in campo su carrozzine elettriche, giocando con una normale mazza di hockey per colpire la palla, ma in ogni squadra vi sono anche elementi non più in grado di usare le braccia e che giocano colpendo la palla con uno stick applicato alla base della carrozzella – è questo ad esempio il ruolo dei portieri, ma non solo. Come spiega Rosalia Chendi, presidente provinciale dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM), "lo wheelchair hockey è attualmente l’unico sport praticabile da chi soffre delle varie forme di distrofia". Vi sono però anche altri tipi di disabili ammessi al gioco, come coloro che soffrono di malformazioni congenite o sono spastici; a tutti è offerta l’occasione di divertirsi e di praticare sport a livello agonistico.

L’assessore comunale allo Sport Luciana Ruffinelli ha presenziato alla manifestazione, che apre il ciclo di incontri ed eventi a carattere sportivo organizzati dall’amministrazione comunale per l’annata 2005/2006. Ruffinelli ha lodato la collaborazione tra gli Skorpions e la UILDM, mentre la presidente Chendi ha colto l’occasione per ricordare che Telethon, l’ormai nota maratona di solidarietà a favore della ricerca scientifica contro le malattie genetiche, sarà presente anche a Busto Arsizio. Ad accompagnare e sostenere gli Skorpions Varese sono stati i ragazzi della squadra giovanile del Busto Arsizio Hockey in-line (sui rollerblade, per intenderci), che, guidati dal presidente Achille Nidasio e dal general manager Marcello Garzia, hanno posato con i "colleghi" per le foto ricordo. Se gli Skorpions Varese sono una squadra giovanissima, essendo stata fondata due anni fa, anche il Busto Arsizio Hockey in-line ha solo cinque anni di attività alle spalle, e disputa il campionato di serie B. Gli Skorpions sono invece tra gli assoluti protagonisti del campionato nazionale di wheelchair hockey, che si disputa dal 1994 sotto gli auspici della Federazione dis ettore, la FIWH.

In campo gli Skorpions hanno dispuitato due tempi da venti minuti, divisi in due squadre che si sono affrontate a viso aperto, dando vita ad un match intenso, equilibrato e combattuto, che ha mostrato al pubblico la classe di due veri campioni, Tiziano Fattore e Claudio Carelli (a sinistra e a destra rispettivamente nella foto). Claudio, che gioca da otto anni, da sei è titolare nella nazionale, di cui è il capitano, così come guida gli Skorpions. Quest’anno, agli europei di Roma, l’Italia si è piazzata terza nella competizione vinta dai "marziani" olandesi, i maestri continentali di questo sport. E accanto al bravissimo Claudio, che con metafora calcistica si potrebbe definire un libero di costruzione, abile ad uscire dalla difesa e creare gioco senza disdegnare di segnare spesso e volentieri, si è segnalato come cannoniere agli Europei proprio Tiziano, davvero inesorabile non appena si apre un minimo spiraglio da cui centrare la porta. A sostenere la nascita e la crescita degli Skorpions è stata da un lato la volontà di Claudio Corelli, che ha fortemente voluto creare una squadra nella sua provincia (è di Jerago), dall’altra l’adesione di vari sponsor tecnici tra i quali spicca la Media Reha di Lonate Pozzolo, azienda produttrice di carrozzine elettriche il cui responsabile, Daniele Colombo, è presidente del club.

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Pubblicato il 10 Ottobre 2005
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