Bestie di Satana: Ozzy, Monterosso e Zampollo negano tutto

Interrogato per primo Paolo Leoni; gli altri due imputati hanno confermato la sua versione dei fatti, compatti e allineati

«Sono anni che aspetto questo momento». Paolo “Ozzy” Leoni sul banco degli imputati aspettava il momento giusto per raccontare la sua verità, verità che di fatto si traduce in una serie di negazioni assolute. Leoni ha dichiarato di non essere mai stato un satanista, di essere da sempre affascinato dal mondo dell’occulto, di essere magari un tipo dalle reazioni brusche ma certo non un assassino.


Invece “Ozzy”, descritto da tutti come l’incontrastato leader carismatico della setta, oggi è stato chiamato a chiarire davanti ai giudici il ruolo da lui svolto nel delitto di Fabio Tollis e Chiara Marino, di cui alcuni compagni lo accusano di essere mandante e ispiratore. Già dalle prime dichiarazioni, però ha negato tutto: non ha mai aggredito nessuno con oggetti da taglio, mai usato lamette, mai inferto ferite. I morsi invece sì, quello era lo strumento d’aggressione preferito da Leoni che ha ammesso in aver aggredito, morsicandoli, una volta Fabio Tollis e una volta un componente della band dei “Mystical fusion”, Alessandro Bernuzzi. Con Tollis lo scontro c’era stato perché Leoni aveva il dubbio che avesse interesse per la sua ragazza e, dopo averlo sorpreso su una panchina intento a fumare hashish, lo aveva morso “a sorpresa”. La volta in cui invece ha aggredito il componente della band, vi sarebbero stati alle spalle, secondo Leoni, diverbi legati ai gusti musicali: dalle parole si era passati ai fatti e Ozzy, sorpreso alle spalle, aveva morsicato un braccio al musicista.


Leoni “firma” solo questi due episodi minimi, ma nega tutto il resto: nulla sa degli omicidi, né tanto meno delle buche scavate. Ma non si risparmia dettagli sugli altri protagonisti della vicenda: definisce Chiara Marino una ragazza disinibita che aveva avuto diverse relazioni, ma non una ragazza propriamente "facile". Di Tollis dice che era un autolesionista così come Mario Maccione che si era addirittura fabbricato uno strumento per graffiarsi la schiena.


Questa versione viene pienamente confermata da Eros Monterosso e Marco Zampollo, le cui testimonianze sono fotocopia di quelle di "Ozzy", a ulteriore dimostrazione del suo ascendente. Sia Monterosso che Zampollo
hanno negato ogni addebito, persino il carattere satanico del gruppo, come "Ozzy", ammettendo al amssimo di aver partecipato a qualche seduta spiritca organizzata da Mario Maccione. Monterosso ha anche affermato di avere un alibi per la sera del 17 gennaio 1998, quando Fabio Tollis e Chiara Marino sparirono e furorono uccisi: dice di essere stato in palestra fino a tarda sera e di aver poi incontrato il padre di Tollis che cercava Fabio. I testimoni a carico della difesa,m per la conferma della posizone di Monterosso, verranno ascoltati prossimamente. Monterosso e Zampollo sono accusati di essere stati tra i pianificatori dell’omicidio di Fabio Tollis e Chiara Marino, mentre Andrea Volpe, Mario Maccione e Nicola Sapone sono accusati di essere stati gli esecutori materiali.

Sia Leoni che Zampollo e Monterosso hanno tenuto la stessa identica linea, negando ogni addebito: coperti e allineati. “Ozzy” ha aperto la strada,  Monterosso e Zampollo lo hanno seguito. Ettore Traini, avvocato di “Ozzy” Leoni, ha detto che il suo cliente è «vittima e non carnefice», mentre Emilio Beretta, avvocato di parte civile della famiglia Tollis, ha detto che «non sono emerse ragioni di fondo per cui gli altri accusati avrebbero dovuto fornire false ragioni di accusa, non c’è motivo per cui abbiano dovuto mentire contro gli ex compagni».

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Pubblicato il 25 Ottobre 2005
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