Passerelle, tunnel e intitolazioni: in Consiglio comunale è battaglia sul filo dell’ironia

Girola (Lega Nord) ha contestato il ruolo politico assunto dai comitati cittadini: pretesto, una proposta di porre una targa-ricordo all'ingresso del sottpasso di via Palermo

Il consiglio comunale tenutosi giovedì sera ha avuto, tra le varie questioni discusse, anche una pagina umoristica, ma che mette in luce uno dei problemi che hanno condotto al costante attrito tra il sindaco Rosa e la sua maggioranza. Si tratta del ruolo di rilievo ormai politico che il Coordinamento dei comitati spontanei dei cittadini ha assunto nella vita amministrativa cittadina, grazie all’ascolto che Rosa ha dato ai rappresentati dei comitati di quartiere negli ultimi tre anni. L’occasione per fustigare questa vicinanza, sgradita ad ampi settori del centrodestra, è stata data (involontariamente) da Audio Porfidio. Il consigliere aveva in programma una risoluzione per porre una targa-ricordo all’ingresso del sottopasso FS di via Palermo in memoria della compianta figura del dott. Mario Prandoni. Questi era stato fra i cittadini che più avevano spinto per la creazione di questo utile collegamento pedonale con la stazione. Porfidio stava già ritirando la proposta di risoluzione, dal momento che l’iter sarebbe già di fatto avviato, quando questa veniva fatta propria da Franco Girola (Lega), che intendeva in realtà affossarla.

"Mi pare eccessivo intitolare il sottopasso al dott. Prandoni; se così fosse, dovremmo intitolare le tre future passerelle ciclopedonali dei Cinque Ponti  – che tante polemiche hanno suscitato e susciteranno – a Moriggi, Cislaghi e Pinciroli" (i portavoce del coordinamento dei Comitati, ndr) ha dichiarato Girola, caustico e mordace come sempre nel suo intervento. Mentre i rappresentanti dei Comitati tra il pubblico masticavano amaro, impossibilitati a rispondere, l’altolà veniva dal presidente Speroni: "Qui si parla di mettere una targa, non di intitolare un’opera: il caso è diverso". A dispetto della contrarietà di Girola, il "proponente-affossatore" della risoluzione, alla fine il provvedimento veniva approvato a larghissima maggioranza trasversale dopo che anche il capogruppo del centrosinistra, Grandi, aveva avuto parole di elogio per la figura del dottor Prandoni. I rappresentati dei comitati, dopo l’ira iniziale, reagiscono alla provocazione con altrettanto sarcasmo: "Fa piacere che ci si intitolino delle opere pubbliche, anche se, come ricordava opportunamente il presidente Speroni, tecnicamente non si può, finchè siamo siamo in vita… (in effetti non erano mancati gesti scaramantici vari, ndr)" osserva Mario Cislaghi. "Comunque si dimostra che chi ci dà addosso, mirando poi in realtà ad altri, ha ben pochi argomenti concreti".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Novembre 2005
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