Un commissario, mille problemi da affrontare
Da Accam ad Agesp e alla Mizar, molta la carne al fuoco per Paolo Guglielman, che non si esime anche dall'analizzare i risvolti dei meccanismi politici odierni
Il commissario prefettizio Paolo Guglielman deve battersi su più fronti: i problemi di una città di 75.000 abitanti, problemi che spesso, come lui stesso sottolinea, derivano "proprio dalla vivacità progettuale delle amministrazioni cittadine: solo là dove nulla si muove non si creano problemi". In conferenza stampa, il commissario ha esposto a ruota libera il suo
punto di vista su molte questioni richiamate dai giornalisti: in primis
l’impressione avuta sulla città.
"Ho trovato qui una comunanza
identitaria di valori condivisi, valori che favoriscono la coesione sociale e lo spirito d’impresa"
osserva Guglielman. Interrogato sulla rescissione dell’incarico del
direttore generale Mazzesi, il commissario ha risposto che si è trattato
di un accordo consensuale, nella logica di rendere "politicamente
neutra" l’amministrazione (il direttore generale era stato nominato dal
sindaco): continuità amministraiva sì, politica no. Infatti il ruolo del
commissario è di gestire solo l’ordinaria amministrazione, portando
avanti quanto già deciso. Ma su alcune di queste decisioni, per esempio
le frettolose nomine del CdA di Agesp SpA fatte da Rosa nelle sue
ultime ore da sindaco, è in atto una puntuale verifica – "giuridica, non
di merito", come precisa Guglielman. Se le nomine dovessero risultare
un atto legalmente non valido, sarebbero automaticamente nulle: ma si
vocifera di un consiglio d’amministrazione per la nomina del presidente
di Agesp già domani, il che complicherebbe notevolmente il quadro.
Vi è poi il capitolo dei contenziosi aperti e delle emergenze:
Accam, Agesp Trasporti, Mizar, Cinque Ponti-Anas. Circa il contenzioso
con Agesp Trasporti si sta esaminando la possibilità di superarlo senza recare pregiudizio agli interessi del Comune; intanto, come
conferma Pascale, è stato approvato il bando per la gara d’appalto del
servizio di trasporto pubblico, da svolgersi secondo quanto stabilito
dal nuovo Piano dei trasporti urbani approvato dal consiglio comunale
pochi mesi or sono.
Su Accam "non potrò che portare avanti quanto stabilito dal Consiglio
comunale, ossia la convenzione del luglio 2004" ribadisce Guglielman: e
con l’accordo mediato dalla provincia, questo potrebbe significare la
soluzione del problema. Ma vi è anche l’emergenza Mizar, con 110
lavoratori lasciati a casa: anche qui il commissario si impegna a
incontrare le rappresentanze sindacali e ad aprire un canale di
trattativa con Regione e Provincia. Infine, sull’emergenza neve, se mai
si dovesse ripresentare, si sappia che d’ora in poi spalare il marciapiede di fronte all’ingresso
di casa sarà un obbligo formale, con tanto di multa per i
trasgressori.
Ma Paolo Guglielman non si accontenta di limitarsi a fungere da
notaio amministrativo, turando le falle apertesi in anni di baruffe
politiche, e, stuzzicato dai giornalisti, offre interessanti spunti
alla riflessione. Interrogato sulla crisi che lo ha portato a Busto
Arsizio, risponde: "A mio parere l’elezione
diretta dei sindaci ha reso più fragili le strutture locali dei
partiti di fronte al peso politico di figure elette dal voto dei cittadini.
Forse c’è un’eccessiva personalizzazione della politica, ecco". Ma il
commissario ha parole importanti, e di buonsenso, anche su un
altro punto: "Ho sentito dire a Niscemi (in Sicilia, dove Guglielman è
ancora commissario part time, ndr) e ripetere anche qui da voi, che il
commissario prefettizio grazie ai suoi poteri può risolvere in pochi mesi questioni in
sospeso da anni. Non mi piace sentire questo, perchè la tentazione di
semplificare i processi decisionali è pericolosa. La politica
democratica è confronto, e ha i suoi tempi. Io cercherò di prendere le
mie decisioni con coscienza, e ponderandole, ma alla fine non sono che
un uomo".
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