Quando la tecnologia è al servizio della salute
Dotazioni d'avanguardia per la rinnovata radioterapia bustese
Come introdotto dal primario Stefano Bracelli, la nuova radioterapia dell’ospedale bustese sarà un reparto tecnicamente all’avanguardia. Scendendo nel dettaglio, esso disporrà di una serie di apparecchiature sofisticate di ultima generazione che ne faranno un centro ancora più di richiamo di quanto già non sia.
"Cervello" del sistema è la rete informatica interna da un gigabyte, fra le più potenti in dotazione in Italia: renderà possibile richiamare in tempi rapidi le immagini (molto dettagliate e "pesanti" in termini di memoria occupata) archiviate dei vari esami (Pet, Tac, radiografie…) eseguiti dai pazienti, oltre aovviamente a poter richiamare le cartelle cliniche aggiornate. Essa si basa su due potenti server aziendali, e renderà possibile un’analisi in coninuo dei trattamenti dei singoli pazienti ma anche studi generali utili per migliorare le terapie e renderle più efficaci.
Vi è poi la Tac Multislice (foto): si tratta di un apparato diagnostico che letteralmente "affetta" l’immagine del corpo umano cosnentendo di localizzare con estrema precisione la sede di un tumore, in modo da poter decidere quale sia il trattamento più appropriato. Il Tps o Treatment Planning System, è il sistema di pianificazione di un trattamento radioterapico, che si avvarrà proprio dei dati relativi ai pazienti in cura immagazzinati nei sistemi informatici. Il simulatore è invece un apprecchio per controllare il trattamento studiato tramite il Tps, effettuando una simulazione virtuale dell’irradiazione sul paziente; una volta accertati i risultati, si può procedere con il trattamento vero e proprio, inviando i dati all’acceleratore lineare (foto).
Quest’ultimo – modello Cliniac 2100 – modernissimo, è indicato per la cura di tumori solidi (seno, prostata, ad esmpio) e di alcuni tipi di tumori superficiali (della pelle): solo pochi ospedali in Italia ne possiedono uno. L’acceleratore ha la possibilità tecnica di irradiare con estrema precisione solo e soltanto l’area interessata dal tumore, senza danneggiare i tessuti sani circostanti (la cosiddetta "terapia conformazionale"). Si tratta del secondo acceleratore lineare per la radioterapia bustese: quello precedente, acquistato nel ’99, sarà presto aggiornato per offrire le medesime funzionalità. Infine, da segnalare il software Imrt (Intensitive modulation radiotherapy), che a seconda dei dati introdotti può modulare secondo necessità l’intensità dei raggi che attraversano, ad esempio, organi sani per andare a colpire il nodulo tumorale.
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