Di Rienzo: “Abbattere i muri per guardare al futuro”

Il candidato sindaco di Castellanza Democratica mostra di avere le idee chiare nella sua prima uscita pubblica, e incassa il sostegno convinto di Livio Frigoli


"Oggi sono io, il professore, che mi sottopongo ad un esame: quello degli elettori". Si presenta così Benedetto Di Rienzo (foto), preside di lungo corso (dal 1979!) dell’Itc Tosi di Busto Arsizio e candidato sindaco di Castellanza Democratica.

60 anni, origini salernitane, Di Rienzo vive a Castellanza da ben 36 anni, e incontrando oggi la stampa nella sua prima uscita pubblica, attorniato dai componenti della squadra che lo affiancherà in caso di vittoria, ha mostrato di avere idee chiare su vari aspetti della vita cittadina.

"Devo un riconoscimento a questa città e a quanto ha saputo offrire a me e ai miei figli, che qui sono nati e cresciuti. Per questo ho accettato la candidatura da parte di Castellanza Democratica, una forza in cui si incontrano persone che hanno a lungo amministrato la città e altre che hanno svolto la funzione di opposizione e di controllo dell’operato delle amministrazioni". Il riferimento è alle due anime della lista, qualle "frigoliana" del Gruppo Civico, uscito da Città Viva provocando la caduta della Giunta Ponti, e quella del Grande Centro ex-forzista capitanato da Mario Rossi. "Qui non ho trovato steccati ideologici, ma una comune matrice di riformismo democratico e radicamento nella città" dichiara Di Rienzo.

Suo primo intendimento in caso di vittoria è quello di mirare alto, di guardare al futuro e non limitarsi all’amministrazione ordinaria. "Già lo faccio come preside per i miei ragazzi, ma anche da amministratore mi proporrò di esplorare il futuro". Per il candidato sindaco Castellanza è centro di riferimento della zona, una città di servizi, non più prettamente industriale come un tempo. "Abbiamo però ereditato troppi muri grigi, tanto in senso materiale, quelli delle fabbriche e delle ville padronali, quanto in senso figurativo. Dobbiamo abbattere i muri che ci separano, perchè la contrapposizioni non favoriscono la crescita. I castellanzesi devono poter recuperare il piacere di partecipare alla vita politica locale: per questo non faremo seguire alle quattro settimane di campagna elettorale cinque anni di silenzio". Di Rienzo guarda lontano, e nella sua visione Castellanza si mette in rete con le istituzioni locali ed europee, per non lascirsi sfuggire opportunità e finanziamenti. "La LIUC è una ricchezza per la città" riconosce Di Rienzo: e le risorse umane dell’università e degli altri centri di eccellenza cittadini non devono rimanere isolate, bensì "condividere con noi la città, perchè la vera ricchezza sia quella delle idee".

Circa i punti di programma, queste in sintesi le priorità: far ripartire la macchina comunale; istitutire un puntuale servizio di trasporto da e per la nuova stazione ferroviaria di interscambio Fs-Fnm; avviare entro l’anno uno studio per il recupero dell’area attualmente occupata dall’Esselunga a fini sociali – a favore di giovani e/o anziani; rifare le piazze delle chiese, a partire da quella di San Giulio, come spazi di socialità condivisa; gestire il problema casa in modo da favorire le giovani coppie, anche tramite sgravi sull’Ici e contributi, realizzando almeno una cinquantina di alloggi convenzionati appositamente destinati a coppie da poco sposate. E ancora: realizzare un nuovo centro diurno anziani presso l’ex oratorio femminile di Castegnate; completare il centro socio-sanitario delle scuole Manzoni con una farmacia comunale e un piccolo laboratorio di analisi; cablare la città, ampliando l’accesso alla banda larga, e diffondere il Web anche via Wi-Fi (wireless); privatizzare il CeSIL; manutenere e sistemare alcune
strutture cittadine come la nuova bibioteca o il campo sportivo di via
Bellini.

Idee precise, dunque, in una visione ampia: e non manca la proposta di un assessorato alle politiche della famiglia per sostenere alcuni di questi progetti in modo specifico. Ma la volontà di apertura e confronto manifestata da Di Rienzo coinvolge anche le associazioni, in chiave di sussidiarietà, ossia di vicinanza dei servizi al cittadino.

Il candidato c’è dunque, è autorevole e ha delle idee forti: Livio Frigoli non si stnca di sottolinearlo, lanciando al contempo frecciate all’ex sindaco Ponti. "Di Rienzo è la persona giusta per far ripartire Castellanza: è capace, affidabile, competente, e potrà togliere la città dalle secche in cui due anni inattività l’avevano cacciata". Proprio l’"abbandono in corsa" delle Ponti può essere motivo d’imbarazzo: non si teme che la vicenda possa ripetersi? "Per niente" ribatte Frigoli. "Sulla Ponti avevamo scommesso (perdendo, ndr); Di Rienzo è a rendimento garantito, inoltre sgombera il campo da ogni equivoco: non è manovrabile. Castellanza Democratica non è più la lista del Frigoli e del Rossi, ma una lista di cittadini che mettono Castellanza al primo posto. E se gli elettori lo capiranno, stravinceremo".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Aprile 2006
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