“La nostra vittoria, frutto di impegno e gioco di squadra”

Parlano i ragazzi delle medie Galilei di Sacconago, "corsari" a Torino e trionfatori nel torneo nazionale "Libri in Gioco"

Una vittoria brillante in un torneo difficilissimo, cui avevano preso parte 11.000 ragazzi da scuole di ogni parte d’Italia. È quanto hanno saputo ottenere i 34 "letterati" delle medie Galileo Galilei di Sacconago. La loro affermazione nella finale a cinque del torneo "Libri in Gioco" è stata frutto di un serio impegno e di un lavoro di squadra portato avanti con determinazione, con l’appoggio della professoressa Amanda Ferrario. A raccontare per Varesenews questa entusiasmante esperienza è Giulia d’Errico della classe III A, scelta come "portavoce" del gruppo di ragazzi (oltre a Giulia, Alberto Cibari e Riccardo Carrabba della II B, Marco Manolo e Alberto Sartorato della III B, Maddalena Gagliardi della III A, Laura Crespi, Federica Pellizzon, Mauro Francesco e Alessandro Radicioni della III C: tutti presenti nella foto in fondo all’articolo) da noi incontrati in mattinata a scuola.

Come ricordava la professoressa Ferrario, è la quarta volta che le medie Galilei partecipano al torneo, e sempre con buoni risultati; ma questa volta è arrivato il trionfo. "A noi alunni è stato chiesto se volevamo partecipare, non tanto sulla base del rendimento scolastico, ma della volontà di impegnarsi e dell’amore per la lettura" racconta Giulia. I giochi erano organizzati in due distinti livelli: una prima fase in cui ogni scuola partecipante riceveva una bibliografia di 125 libri, di cui 25 per volta erano usati nelle varie prove (non facili: per esempio individuare dalle prime pagine di che libro si trattava – e poi giochi di ogni tipo, acrostici, recensioni, partecipazione ad un forum on line…). Questa fase si è tenuta durante lo scorso autunno-inverno.

"Siamo arrivati secondi nella prima fase, qualificandoci per la finale" continua Giulia. E la finale si teneva nientemeno che al Lingotto di Torino, sede della Fiera del Libro: quale scenario più adatto? "È stata molto difficile perchè consisteva di sette giochi su 25 libri, che avevamo letto ma non erano a nostra disposizione durante le prove". Tra le domande più perfide, quella che chiedeva di correggere errori inseriti dagli organizzatori in frasi e dialoghi anche minori, oppure ricordarsi i numeri presenti nei libri – ad esempio "quante volte X dice di aver fatto Y?" – per culminare nel "chi l’ha detto a chi" – ricostruire il contesto di un dialogo di uno dei libri oggetto della finale. "Ci siamo allenati a lungo e con impegno, facendo anche esercitazioni di tre ore al giorno in vista di questa finale" raccontano i ragazzi. "Eravamo molto agitati, non credevamo di farcela". Il tempo per preoccuparsi tuttavia è stato poco: la comitiva è arrivata a Torino domenica mattina, e dalle 12,30 per due ore e mezza è stata impegnata nella prova suprema. "Stanchi, agitati, a digiuno… eppure abbiamo vinto!" Il trucco? Lo spiega ancora Giulia: "Abbiamo vinto perchè avevamo un buon metodo per lavorare in squadra. Ci siamo divisi in cinque gruppetti, e ci confrontavamo sui libri che sapevamo di aver letto. Così abbiamo evitato la confusione di altre scolaresche, che si affollavano sui fogli per le risposte…" Complimenti, ragazzi.

Undici dei 34 vincitori della finale di Torino

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Maggio 2006
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