“Duello” Farioli-Mariani, due stili a confronto

Valerio Mariani, candidato dall'Unione, e Gigi Farioli, candidato della Cdl, impegnati in un dibattito "a tutto campo" organizzato da Dialogando - idee per la città

E finalmente venne il gran confronto: Farioli contro Mariani. L’appuntamento al Museo del Tessile era organizzato da Dialogando – idee per la città, neonata associata di area politica riconducibile a Forza Italia e nella quale spiccano fra gli altri nomi come Massimo Buscemi, presidente onorario, e l’avvocato Mario Crespi, candidato consigliere. L’esclusione degli altri cinque candidati è stata così motivata da Buscemi: "Non abbiamo invitato le liste civiche perchè nate da volontà individualistica ed autoreferenziale di singole personalità". In base a questa considerazione, gli aderenti al partito di Silvio Berlusconi hanno pensato bene di limitare la serata agli sfidanti più prettamente politici, oltre che favoriti dai pronostici. A moderare il dibattito era Francesca Boragno, titolare della maggiore libreria cittadina, scelta per la sua comprovata imparzialità. Questi i giornalisti presenti sul palco per porre domande: Marco Linari (Prealpina), Marilena Lualdi (La Provincia), Gianluigi Marcora (L’Informazione), Chiara Milani (Rete 55) e Stefano D’Adamo (Varesenews).

Dalle risposte dei candidati sono emerse in breve, più ancora che le differenze programmatiche, quelle di stile fra Mariani e Farioli: più riflessivo e pragmatico il primo, tutto passione, vigore ed ottimismo il secondo, che "giocava in casa" in una sala con qualche vuoto di troppo. Si è partiti con lo sport, e qui subito Mariani, che pure è uno sportivo, ha messo in chiaro che vi sono ben altre priorità, su tutte il rilancio del sistema economico. Critiche sono venute dal candidato del centrosinistra alla nuova pista d’atletica di Sacconago ("non ne capisco la logica, lì, a due passi dalla zona industriale…") e alla gestione del Palapiantanida. Farioli al contrario coglieva la palla al balzo per mettere lo sport "al centro" del programma, facendone "fattore di crescita" per Busto, sempre nell’ambito di rapporti di sussidiarietà con le società sportive. Quanto allo stadio Speroni e alla sua modernizzazione, Farioli ha rilevato la necessità di accordi preventivi con la Pro Patria "per non dover agire in emergenza se la squadra dovesse salire in B".

Sul patrimonio comunale, accordo pieno fra le parti sulla necessità di farne un censimento puntuale, anche per poi far leva su di esso come fonti di introiti (tramite vendite, ove possibile) o base per ipoteche con banche disposte a finanziarie iniziative del Comune come gli incentivi per la casa per giovani coppie proposti da Farioli. Mariani non ha mancato tuttavia di fustigare il centrodestra, "che in tredici anni non ha saputo effettuare questo censimento del patrimonio comunale, avviato solo ora e con gran fatica dal commissario Guglielman", ed ha ricordato che lo stesso Municipio è largamente fuorilegge per i mancati adeguamenti alle norme di sicurezza della legge 626. Anche su ex Calzaturificio Borri e Villa Calcaterra, i due candidati non hanno soluzioni definitive in tasca: entrambi hanno però rigettato l’idea di fare del Borri una sorta di "municipio bis".
Ma è sul fisco che la battaglia si è accesa. Mariani rigettava come "demagogia" le idee berlusconiane di abolizione dell’Ici ("il Comune i soldi dove li prende?"), limitandosi a prevederne l’esenzione per giovani coppie, poveri ed anziani , e sulla Tarsu prevedeva sconti per i cittadini "virtuosi" nella raccolta rifiuti – chi porta i rifiuti ingombranti alle apposite piattaforme – nell’ottica di un profondo cambiamento della gestione dei rifiuti, che deve mirare a produrne di meno e riciclarne di più. Farioli prometteva invece di abolire l’Ici ("un’imposta immorale, sulla prima casa, fondamento delle famiglie") in cinque anni e di ridurre la Tarsu causa la presenza dell’inceneritore Accam, "un’opportunità di sviluppo con telriscaldamento, pompe di calore eccetera". Una sorta di risarcimento che forse, nelle intenzioni di chi l’ha concepito, dovrebbe mettere a tacere le proteste di chi vive accanto all’impianto.
Sull’urbanistica Mariani ha picchiato sodo, contestando il fatto che "l’ultimo vero Prg è del 1975: viviamo in una città progettata trent’anni fa, e disegnata per 120.000 abitanti". Serve pertanto un nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT) "coraggioso", fatto su cui Farioli annuiva: "L’occasione è epocale. Vi si lavorerà in sinergia con i Comuni vicini; con Valle Olona, Gallaratese, Malpensa e forse anche Alto Milanese si farà un Patto territoriale per lo sviluppo". Questa una delle ricette per spezzare l’isolamento, male di cui soffre Busto a detta di entrambi: "e l’idiozia più grande è stata fare un Pisl da soli" ha ammesso Farioli, che pure era consigliere comunale di maggioranza sotto Rosa. Quest’ultimo, assente, è stato bersagliato in vario modo, soprattutto dal centrodestra, quasi a scaricarsi della corresponsabilità di tre anni e mezzo di coabitazione via via più intollerabile.

Passano ai temi di viabilità e parcheggi, Mariani rimarcava la necessità di uno studio attento dei flussi di traffico prima di partire in tromba con piani dei parcheggi che rischiano di restare sulla carta, e ha definito "intollerabile" la "tassa sui pendolari" riscossa con il parcheggio a pagamento della stazione Nord. I posti auto presso le stazioni dovranno essere gratuiti; quanto ai parcheggi in città, lo spazio per crearne di nuovi c’è, magari su più piani, ma in verticale, non sottoterra come nei progetti. Farioli non è contrario al pagamento dei parcheggi – "è pur sempre suolo pubblico che si occupa". Per il candidato del centrodestra servono una zona pedonale del centro allargata, bus più piccoli e gestibili invece dei cassoni semivuoti di oggi, e la legge sui tempi delle città per ridurre il caos dell’ora di punta.

Partecipazione: Farioli è stato spietato con i comitati di quartiere, suoi diretti rivali elettorali. "Non ci si può alzare una mattina e autoproclamarsi rappresentanti di un quartiere". Le scelte del centrodestra, tuttavia, saranno sempre partecipate, a partire da quelle urbanistiche. Mariani ha riconosciuto la volontà della gente di dar voce ai problemi riscontrati localmente, e propone delle consulte di quartiere ed eventuali refendum su questioni di interesse locale.
E ancora: per i giovani Mariani ritiene che il Comune debba ascoltare le associazioni, e solo dopo decidere quali sono gli interventi desiderati, nell’ambito delle possibilità: "non caleremo nulla dall’alto". Farioli ha invece ricordato il mega-progetto del campus di Beata Giuliana, "grande opera" da dozzine di milioni di euro.
Fin qui i programmi.
Marilena
Lualdi ha chiesto agli sfidanti di individuare pregi e difetti
dell’avversario: Farioli ha citato la passione civile di Mariani,
criticandone solo la tendenza alla polemica, "determinata forse da
qualche alleato scomodo". Mariani, dal canto suo, ha citato l’amore per
Busto di Farioli, punzecchiandolo invece sul fatto di non avere a sua
volta alleati tanto affidabili.
E per i ballottaggi? Farioli ha citato la possibilità di accordi con Porfidio e La Voce della Città, mentre Mariani ha elegantemente taciuto: "non siamo per le alleanze, lo faremo solo a determinate condizioni".
L’ultima domanda è toccata a noi di Varesenews: come vorrebbero essere ricordati Mariani e Farioli come sindaci? E in cosa vorrebbero distaccarsi dalla precedente amminsitrazione?
Mariani ha dichiarato di volersi distinguere "per il dialogo con il territorio e con il consiglio comunale, vero orecchio dell’amministrazione tra la gente. Mi piacerebbe essere ricordato come il sindaco che ha aperto un nuovo asilo pubblico a Busto". Farioli ha evitato di ripetere in cosa vorrebbe distinguersi dall’amministrazione Rosa (nella quale vari suoi colleghi di partito sedevano in Giunta…), ma ha dichiarato di voler essere ricordato come il sindaco "che ha permesso che le ricchezze sociali, economiche, culturali di Busto si dispiegassero nel modo più pieno e libero, e che ha effettuato una politica sociale non a favore dei soliti noti che vengono a bussare e riscuotere, ma a beneficio di chi davvero ha bisogno e per dignità non chiede".

 

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 25 Maggio 2006
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.