In centinaia al funerale di Rossella Bianchin

Studenti, colleghi e tanti amici e conoscenti per le esequie della vicepreside del Don Milani di Tradate rimasta uccisa domenica nelle acque del Mar Ligure: "ora sei ricongiunta all'Assoluto"

Una folla enorme e commossa ha presenziato ai funerali di Rossella Bianchin (foto), la vicepreside dell’Itc Don Milani di Tradate perita domenica scorsa in un tragico incidente nautico nel Golfo del Tigullio, in Liguria. Una folla che testimoniava la rete di contatti, di affetti, di relazioni di una vita operosa ed attiva che l’aveva resa una figura nota ed apprezzata a Fagnano come a Tradate, due città oggi unite dal lutto.

"Una prof seria, severa ma anche simpatica. In ogni caso, un punto di riferimento": così la ricordano alcuni ragazzi della classe 4a B dell’istituto tradatese, cui Bianchin insegnava diritto ed economia politica. Nella chiesa di Santa Maria Assunta delle Fornaci, moderna ed anonima come tutte le chiese senza secoli di tradizione alle spalle, ci si stringeva a centinaia per ascoltare le parole dei sacerdoti. A don Aldo Ripamonti, parroco del rione, si affiancava don Giovanni, parroco di Fagnano centro, ed il sacerdote, oggi a Caravate, che anni fa celebrò il matrimonio fra Rossella Bianchin e suo marito, Tino. A quest’ultimo religioso è toccato forse il compito più difficile, quello di tenere un’omelia incentrata sul senso cristiano della morte come passaggio alla vita eterna, come purificazione dalle colpe – su tutti l’esempio di Cristo che muore in croce per redimere l’intera umanità. "In cambio di questa scomparsa prematura, Rossella ha avut una grande grazia dal Signore: per Lui e con Lui si vive e si muore, e a Lui torneremo".

La preside del Don Milani, Adriana Battaglia Pradi, ha letto quindi un commosso ricordo della collega scomparsa. "Sei stata un’ottima insegnante, dotata di entusiasmo e capacità di rapportarsi con tutti. Risolvevamo insieme i problemi, parlavamo delle nostre famiglie nelle pause del lavoro. Ricordo con quato entusiasmo portavi i ragazzi in gita. La notizia della tua morte è giunta in un pomeriggio di luglio, e nonostante il caldo torrido ci ha ricoperto di ghiaccio il cuore. Poi sono state notti insonni, vissute nell’incredulità, nella rabbia, nell’impotenza. Di fronte a questo mistero ci inginocchiamo e pieghiamo il capo, tutti – insegnanti, studenti, personale amministrativo ed ausiliario. Oggi sei nell’aria come energia, luce, preghiera: sei ricongiunta all’Assoluto".

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Pubblicato il 27 Luglio 2006
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