Passa il nuovo contratto Busto-Accam

Seduta segnata da dibattiti e tecnicismi legali, spaccature negli schieramenti e una poco decorosa lite dietro le quinte

La seduta di consiglio comunale di martedì sera, conclusa all’una e mezzo circa, ha visto l’approvazione del nuovo contratto Busto-Accam con voto favorevole di tutta la maggioranza meno Gianfranco Tosi (Lega Nord), astenuto per protesta essendosi sentito chiamato in causa dalle osservazioni del sindaco circa l’”inerzia” passata nel gestire la situazione. A favore anche l’Ulivo meno Marta Tosi, che ha votato contro per protesta contro il mancato accoglimento dei suoi emendamenti da parte della Giunta. Contro si sono espressi anche Busto Civitas e Busto dei Quartieri, Rifondazione Comunista e La Voce della Città.

In fatto di emendamenti, solo due sono stati approvati: uno a firma Speroni-Cornacchia, di rilievo puramente tecnico-legale, l’altro bipartisan (Ulivo e maggioranza) per aprire subito un tavolo di concertazione fra il Consiglio comunale e Accam SpA per trovare la futura collocazione dell’impianto dopo il 2019 e venire incontro alla necessità di dotare l’azienda di un nuovo piano industriale. Bocciati quelli presentati dalle parti contrarie alla stesura originale del documento, fondamentalmente “blindato” e immodificabile. Delusi i rappresentanti dei comitati cittadini, che annunciano tuttavia ancora e sempre battaglia.

Le discussioni in aula sono state sfiancanti ed acrimoniose, in taluni casi caratterizzate dalla ripetizione "a giradischi" di tesi già udite molte altre volte. Poche frasi, come lampi nel buio, ne illuminano il senso. L’assessore agli Affari legali Mario Crespi, tra i massimi artefici della pacificazione Accam-Comune, ammetteva candidamente: “sarei pronto a sottoscrivere qualsiasi provvedimento purché questa storia finisca”. “Convenzione da azzeccagarbugli” gli rinfacciava Fontana per Busto dei Quartieri, mentre Salomi (UDC) osservava che da azzeccagarbugli era stata l’intera serata, dedicata ai cavilli nell’impossibilità di portare avanti una seria discussione nel merito del documento. Coloro che avversavano il testo, infatti, hanno tentato di porre sul piatto la questione delle competenze rispettive di Giunta e Consiglio in merito ai primi due articoli del contratto, ma il facente funzioni di segretario generale, dottor Urso, ha argomentato contro questa posizione con opportuni riferimento al Testo Unico degli Enti Locali.

A risollevare gli spiriti non è bastata neanche la buona notizia, data dal sindaco Farioli, della liberazione di Claudio Moroni, il volontario bustocco rapito a Gaza con un collega e liberato dagli uomini del Sismi dopo una breve e caotica trattativa. Infatti proprio sulla questione del segretario comunale si è accesa una feroce lite, appena fuori dall’aula, tra il sindaco stesso e Audio Porfidio, entrambi nervosissimi, con scene su cui è bene stendere un velo pietoso. il primo cittadino, dopo aver assicurato che il nuovo segretario è stato già scelto ed entrerà in servizio il 1° gennaio 2007, ha negato di aver rilasciato interviste ad una tv locale (in realtà nel caso specifico si trattava di dichiarazioni riportate, ma la distinzione è sottile) come invece sosteneva a gran voce Porfidio. Una giornalista, sentitasi chiamata in causa nella sua professionalità, ha battibeccato con il primo cittadino all’uscita dall’aula, a seduta ancora in corso. Il successivo intervento di un furibondo Porfidio, con la giornalista ormai all’angolo e il sindaco irritatissimo, ha scatenato una lite a base di urla e insulti di fronte a vari testimoni allibiti. Si prevedono sviluppi a base di carte bollate.

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Pubblicato il 22 Novembre 2006
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