Mafia e appalti, arresti a Busto e Gallarate

Un’operazione partita dalla direzione antimafia di Caltanissetta che ha coinvolto Busto Arsizio e Gallarate. Due, inoltre, le società immobiliari sequestrate dai carabinieri di Gela in collaborazione con i militari del comando provinciale di Varese e della Polizia di Stato. L’accusa è contenuta in una corposa ordinanza risalente al 24 novembre scorso e che dispone 88 arresti in tutta Italia e all’estero. Vi si denuncia una robusta presenza a Busto Arsizio di un nucleo di uomini legati ai traffici illegali del clan Rinzivillo, potente famiglia mafiosa di Gela.

I carabinieri del comando provinciale di Varese, in collaborazione con la guardia di finanza di Gela, e su ordine della magistratura, hanno effettuato il sequestro di due società immobiliari. Si tratta della Orchidea Immobiliare srl di Lonate Pozzolo, di cui è amministratore unico un 37enne gelese di Cassano Magnago. E della Imprefin Srl, con sede a Busto Arsizio, di cui è amministratore unico una donna di 26enne, anch’essa gelese, residente a Busto Arsizio.

L’operazione che ha portato alle 88 ordinanze è stata ribattezzata ‘Tagli pregiati‘ perchè proprio dal controllo del mercato all’ingrosso delle carni è stata storicamente la “specialità” del clan Rinzivillo, nonchè la base di partenza di questa indagine. Essa chiama in causa gli accusati per droga, reati di associazione mafiosa, riciclaggio e acquisizione illecita di appalti e subappalti.

Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti i clan gelesi avrebbero avviato da tempo una strategia di insabbiamento delle proprie attività illecite, spostando la base operativa a Roma e stabilendo diversi nuclei in città del nord Italia, in diversi casi riciclando denaro nel campo dell’edilizia.