Acqua come bene comune, il consiglio comunale approva all’unanimità

Passa la risoluzione Corrado-Grandi, emendata da tutta la Commisisone ambiente: si difenderà il controllo pubblico dell'acqua dalla captazione fino all'erogazione

L’acqua sarà tutelata come bene pubblico, controllato in modo diretto o partecipato dal Comune, dalla captazione fino all’erogazione. Così si è espresso ieri sera in modo unanime il Consiglio comunale, approvando una risoluzione presentata inizialmente da Antonello Corrado (PRC) e Alberto Grandi (Ulivo) come emendata dall’intera Commissione consiliare Ambiente, di comune accordo. Nel testo emendato si prevede fra l’altro di effettuare la dovuta manutenzione ordinaria e non per limitare le perdite, di avviare la creazione di una doppia rete (per uso domestico e industriale), di sostenere il risparmio idrico e l’educazione al consumo responsabile dell’acqua. Una seconda risoluzione di Valerio Mariani (Ulivo), approvata dall’assemblea, riguardava alcune aree dismesse di ex distributori di carburante a Sant’Edoardo; si chiedeva nel prossimo piano delle manutenzioni a verde si inserissero i lavori necessari per il ripristino delle aree. Il voto favorevole è stato espresso da tutta l’opposizione più An, astenuti gli altri. Una terza risoluzione a firma di Alessandro Berteotti (Ulivo), e volta a creare una delega assessorile alle nuove tecnologie che dovrebbe ricadere sull’assessore Mario Crespi, è stata accolta come raccomandazione.

Rinviate le due delibere all’ordine del giorno, fra le interrogazioni sempre Berteotti ha chiesto lumi sulle linee editoriali dell’amministrazione, visto che "Città di Busto Arsizio" non esce praticamente più, impedendo di fatto all’opposizione di far conoscere ai cittadini le proprie ragioni. Il sindaco Farioli ha assicurato che si sta studiando una nuova forma di notiziario, da abbinare ai normali giornali, e che si stanno chiedendo spazi di dibattito almeno mensili alle tv locali. Infine, ad una interrogazione di Valerio Mariani circa la Fondazione culturale, ente istituito dal consiglio comunale nel 2004 e mai decollata, il primo cittadino ha risposto che essa «non è una priorità» e «sarebbe una fuga in avanti» in quanto troppo spesso questa soluzione avrebbe «espropriato Giunta e consiglio della direzione della politica culturale, diventando una rete di sponsor che condiziona le scelte».

Numerosi anche gli interventi dei consiglieri in apertura di seduta, su temi vari. Fra questi, Gianfranco Bottini (FI) chiedeva un minuto
non di silenzio, ma di rispetto, per Piergiorgio Welby ma anche per
Saddam Hussein, «che meritava rispetto dopo la
morte, come qualcun altro sessant’anni prima»; Corrado (PRC) segnalava la presenza in varie zone della città di «topi grossi come conigli» («saranno conigli nani» si è udito dai banchi della Giunta); Cislaghi (Busto Civitas) sottolineava l’opportunità per il Comune di assumere in pianta stabile vari precari a seguito di norme previste nella Finanziaria; Ruffinelli (Lega Nord) lodava la Provincia di Varese dopo la presentazione della convenzione che porterà a Busto svariati milioni di euro per opere stradali e scolastiche. Lattuada (An) e Fontana (Busto dei Quartieri) intervenivano sulla questione delle discariche abusive, chiedendo una riorganizzazione dei servizi di raccolta; ma la segnalazione più forte arrivava da Mariani, che denunciava come ancora non sia stato convocato il comitato cittadino per i nidi, mancando la nomina dei rappresentanti del Comune, fatto cui il sindaco ha promesso di porre sollecito rimedio.

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Pubblicato il 11 Gennaio 2007
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