Sea lascia a casa due precari, il Tribunale di Busto li reintegra

I due, addetti all'handling bagagli, hanno fatto ricorso tramite Al Cobas-Cub: il Tribunale ha costretto Sea a riassumerli a tempo indeterminato e a pagare loro gli stipendi perduti

Nel 2005 Sea Handling non aveva rinnovato il contratto a termine a due precari che lavoravano alle sue dipendenze presso l’aeroporto di Malpensa: questa mattina il Tribunale di Busto Arsizio, cui i due si erano rivolti, ha disposto che Sea li riassuma subito e a tempo indeterminato, condannando inoltre la società a pagare le retribuzioni perdute dalla data in cui i lavoratori avevano impugnato la loro estromissione dall’azienda. Una sentenza importante, che potrebbe costituire un precedente significativo per varie altre cause di questo tipo, andando a giudicare nel merito la legittimità o meno dell’impiego di contratti di lavoro temporaneo. Lo comunica con soddisfazione il sindacato Al Cobas-Cub, che tramite i suoi legali di fiducia Medina e Sertori ha seguito questa vicenda giudiziaria; fra l’altro uno dei due lavoratori licenziati è attivamente impegnato con il sindacato e candidato per le prossime elezioni della RSU, cui con la reintegrazione in ruolo potrà candidarsi.


Al Cobas-Cub conferma la sua posizione di radicale critica ai datori di lavoro, da un lato, che «non sono ancora
contenti di quanto i governi hanno loro dato in tema di
flessibilità e di precarietà delle forme di lavoro,
perché neppure osservano quelle leggi a loro così
favorevoli», e ai sindacati confederali, come sempre accusati di tenere una linea troppo "morbida".

 

«Al Cobas-Cub conta  sul
fatto che un ex precario nelle Rsu sarà una buona garanzia
perché resti sempre all’attenzione della futura rappresentanza
dei lavoratori la quantità intollerabile di lavoratori di
Malpensa ancora precari
e perché questa rappresentanza imposti
da subito un ciclo di rivendicazioni dirette a far cessare l’utilizzo
indiscriminato  del lavoro somministrato e del lavoro a termine» scrive il sindacato.

 

Ma anche Sea Handling è avvertita: «Ora
a Sea Handling non resta che ubbidire all’ordine del giudice, pagando
ai lavoratori tutti i mesi di disoccupazione e reintegrandoli al loro
posto di lavoro. Come Al Cobas-Cub non accetteremo nessun trasferimento
repressivo
dei due lavoratori a Linate (come fatto ad alcuni lavoratori
che sono stati reintegrati). Di fronte alle centinaia di contratti a
termine per i lavoratori interinali che scadono a fine di gennaio, il
non rispetto delle due sentenze di reintegro, avrebbe solo un sapore
repressivo e tendente alla non ottemperanza delle sentenze del
tribunale di Busto Arsizio». Nei
prossimi mesi, aggiungono gli estensori del documento, «decine di cause contro l’utilizzo illegittimo dei
contratti a termine, da parte di Sea, saranno discusse nelle aule dei
tribunali»: e
Al Cobas-Cub abbiamo ha già chiesto l’intervento dell’Ispettorato
Provinciale del
Lavoro per obbligare Sea e le agenzie interinali a l rsipettod elle normative che revedono la corresponsione del medesimo
stipendio dei dipendenti Sea anche ai lavoratori interinali.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Gennaio 2007
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