Bilancio 2006 «da incorniciare» per Accam SpA

In calo i rifiuti conferiti e i costi di gestione, in crescita la produzione elettrica; risolto il nodo della convenzione con Busto, le prospettive della società appaiono rosee

Un 2006 da incorniciare per Accam; l’esercizio contabile relativo all’anno passato mostra, dopo un 2005 che aveva risentito pesantemente dell’incidente alle caldaie e del sequestro probatorio dell’impianto, trend positivi sotto tutti gli aspetti: il risultato operativo e il valore dell’energia elettrica prodotta in ascesa di contro alla diminuzione dei rifiuti trattati, dell’indebitamento e delle spese di gestione. Ferme restano soltanto le tariffe di smaltimento praticate ai comuni soci, diminuite nel 2004 e, da allora, immutate. Sono questi, in estrema sintesi, i punti essenziali del documento contabile che lunedì 14 maggio sarà sottoposto al voto dell’assemblea dei soci convocata alle 17.00 nella sala consiliare del Comune di Busto Arsizio.

«Si tratta di un risultato eccellente – commenta il presidente Sergio Parini. Nel 2006 i risultati societari sono tornati a crescere dopo un anno critico, confermando una tendenza in atto dall’insediamento del Cda che ho guidato dal 2004; preludio a sviluppi ulteriori, resi ora possibili dalla firma della convenzione con Busto Arsizio e dal recente via libera espresso dall’assemblea alle linee strategiche per il piano industriale. La resa dell’attività non è mai stata così alta, il bilancio è ormai strutturalmente stabile, liberato da elementi una tantum e rischi che in precedenza gravavano sulla società. Mi piace sottolineare, in questo senso, che nel documento d’esercizio 2006 abbiamo conteggiato il contributo di 1 milione e 500mila euro al Comune di Busto Arsizio da destinare ad attività di mitigazione ambientale e che sarà erogato nel corso del triennio 2008 – 2010».

Nel dettaglio, il risultato operativo percentuale segna un + 8%, mentre il valore della produzione è stato di 21 milioni 144mila euro, che, scremato dei costi, porta a un attivo di un milione 694mila 893euro. L’energia prodotta ha raggiunto la quota di 53,350 milioni di Kwh, un incremento del 3% rispetto al 2004, l’ultimo anno significativo per un confronto (e comunque esercizio in cui i rifiuti conferiti al termovalorizzatore erano superiori del 27%), e ha fruttato oltre 7 milioni 976mila euro. Segno, questo, di una maggiore efficienza dell’impianto, che ha fatto registrare periodi di funzionamento continuativo particolarmente elevati in virtù di un grande sforzo prodotto dall’azienda per la manutenzione. Per quanto riguarda i rifiuti conferiti all’impianto il 2006 segnano un ulteriore decremento rispetto agli esercizi precedenti: 106.163 tonnellate complessive contro le quasi 132 mila tonnellate del 2004 e le oltre 111mila del 2005. Minimo storico, poi, per gli smaltimenti in discarica, i cui costi, nel 2006, sono crollati dagli oltre 2 milioni 273mila euro dell’esercizio precedente a meno di 606mila. In discesa costante, dal 2004 a oggi, i costi di gestione e l’indebitamento.

«Il bilancio che presentiamo ai soci è la base di partenza per sviluppare quel piano industriale che farà di Accam l’Agenzia ambientale che mi sono prefissato dal mio insediamento – dichiara Parini: conti a posto e certificati, una liquidità consistente, prospettive di miglioramento per l’efficienza dell’impianto alla luce del revamping in programma. Questi anni – e l’ultimo esercizio ben lo testimonia – sono stati caratterizzati da un ridisegno e una razionalizzazione della struttura, cui ha dato un forte impulso la figura del direttore generale, che, facendo leva anche sulla valorizzazione delle risorse interne, ha portato alla diminuzione dei costi generali. Accam, su cui, fino a qualche mese fa, gravava un’incertezza di fondo per il nodo delle convenzione, oggi ha un valore patrimoniale sicuro; la miglior garanzia per i comuni soci che rappresentano gli oltre 400mila abitanti del bacino che siamo impegnati a servire e il vero riferimento della nostra mission aziendale».

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Pubblicato il 11 Maggio 2007
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