“Viva Israele”, vandali distruggono gli striscioni

Fatti a pezzi nella giornata di domenica gli striscioni che pubblicizzavano la presentazione dell'ultimo libro di Magdi Allam. Farioli: «Un atto di stile nazista»

Magdi Allam, vice direttore del Corriere, giornalista e scrittore, autore di best seller come “Io amo l’Italia”, sarà al teatro Sociale giovedì 20 alle ore 21 per presentare alla cittadinanza la sua ultima fatica “Viva Israele. Dall’ideologia della morte alla civiltà della vita: la mia storia”. Ne dà notizia il Comune di Busto Arsizio in un comunicato stampa, definendo un "graditissimo ritorno" quello del giornalista italo-egiziano, legato da cordiale amicizia e comune visione al sindaco Gigi Farioli.

Ma
l’arrivo di Allam in città è stato pubblicizzato, prima ancora di
questo comunicato, da un fatto di cronaca quantomai sgradevole.

Due striscioni posti da qualche giorno di fronte al Museo del Tessile e
in viale Stelvio per annunciare la serata di presentazione del libro sono stati infatti tagliati e distrutti: è stato lo stesso primo cittadino Farioli, domenica in serata, ad accorgersene. «C’è grande amarezza, è un atto di stile nazista»
commenta il sindaco; «ora valuteremo il da farsi anche per quanto
riguarda eventuali denunce. Intanto provvederemo a rimettere in
posizione nuovi striscioni». C’è davvero da chiedersi chi possa aver compiuto un atto così stupido ed evidentemente premeditato: un gesto che di certo non danneggia personalmente Allam (gli procura semmai ulteriore pubblicità), ma fa fare pessima (e immeritata) figura alla città. Il tutto in una giornata già segnata, in questa provincia, dall’operazione della Digos contro un’organizzazione politica di stampo neonazista.


Nel suo ultimo libro, si legge nel comunicato diramato da Palazzo Gilardoni, Allam lancia un appello "che non è soltanto di solidarietà per un paese e per un popolo: il suo è un preciso richiamo a tutti – cristiani e musulmani, europei e arabi, e in particolare a noi italiani – perché riconoscano quale pericolo mortale si nasconde nell’odio anti-israeliano".
Allam sostiene che "l’ideologia della morte, che è alla base delle più recenti e sconvolgenti manifestazioni di terrorismo e che considera i «diversi», i «non islamici», nemici a tutti gli effetti, nasce proprio dal conflitto del mondo arabo con Israele".
Scrive Allam: "In queste pagine ho voluto raccontarvi il mio lento e sofferto percorso esistenziale dall’ideologia della menzogna, della dittatura, dell’odio, della violenza e della morte alla civiltà della verità, della libertà, dell’amore, della pace e della vita. Fino a maturare il pieno convincimento che, oggi più che mai, la difesa del valore della sacralità della vita coincida con la difesa del diritto di Israele all’esistenza”.

Ad accogliere e a presentare lo scrittore egiziano giovedì sera saranno il sindaco Gigi Farioli, l’assessore alla Cultura Claudio Fantinati e il giornalista Angelo Lorenzo Crespi, direttore de Il Domenicale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Settembre 2007
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