“Caso” Rodari, dietrofront del Comune: i benefattori sono benvenuti

Ha avuto esito felice, alla fine, il tentativo di un nostro lettore di contribuire a coprire almeno parte dei debiti di alcune coppie verso il Comune di Busto Arsizio, debiti che avevano indotto a escludere dalla mensa sei bambini dell’asilo Rodari. Il rigore della burocrazia ha dovuto cedere alle ragioni del buon cuore. L’assessore competente Claudio Fantinati ci scrive infatti per confermare di aver avuto un colloquio con l’ingegner Bruno Paolillo, un cittadino varesino offertosi, dopo aver letto su Varesenews la denuncia della vicenda da parte del consigliere comunale Erica D’Adda (Ulivo), di coprire di tasca propria almeno una parte dei debiti. Un’azione volta a porre fine all’esclusione dei piccoli dalla mensa, a sua volta intesa, nell’ottica dell’amministrazione comunale, a "responsabilizzare" i genitori morosi a pagare le rette dovute. Riportiamo il testo della missiva dell’assessore, gratificati del fatto che attraverso Varesenews si sia potuto porre almeno parziale rimedio a una situazione sconcertante.

Scrive Fantinati:

"Ho parlato stamane con l’ing. Paolillo con il quale ho concordato le modalità attraverso le quali potremo introitare la cifra da lui offerta che sarà utile per coprire buona parte dei debiti che lui ha voluto prendersi a cuore.

Il colloquio con lui è stato per me molto edificante come sempre quando ci si trova di fronte a persone che offrono senza nulla pretendere per il bene comune.

Ho chiesto ai miei collaboratori, peraltro solitamente dediti con
intelligenza al loro lavoro, di guardare appunto al bene comune che dobbiamo servire avendo il coraggio di liberarci da quella patina burocratica (peraltro comprensibile e scusabile) che a volte impedisce di vedere la realtà per come è.

All’ Ing. Paolillo , che peraltro non vuole alcuna pubblicità, il mio
personale ringraziamento per questo grande gesto".

Cordialmente

Claudio Fantinati