Solidarietà ad Angioletto Castiglioni

I nostri lettori scrivono per esprimere affetto al partigiano aggredito verbalmente a Busto Arsizio dai naziskin

A giorni di distanza dal fatto continuano ad arrivare attestazioni di solidarietà pubbliche e personali, per Angioletto Castiglioni, 84enne ex partigiano e reduce dei campi di sterminio, insultato al grido di "sporco partigiano" sabato scorso in pieno centro da un gruppo di giovani fanatici di estrema destra. Cis embra giusto, pertanto, aggiornare ad oggi, giovedì 27 settembre, le testimonianze fin qui ricevute.

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Il Comitato Direttivo dell’ ANPI di Gallarate, riunitosi il 26 Settembre ed esaminata la vicenda che ha visto Angelo Castiglioni vittima di una vile aggressione squadrista, esprime la sua incondizionata solidarietà al compagno testimone della barbarie neonazista, ed una ferma condanna per coloro che si sono resi protagonisti di simile esecrabile episodio.

Non può altresì esimersi dal constatare come la recrudescenza di tali episodi non sia sufficientemente contrastata e prevenuta, come le recenti cronache lasciano supporre: la vigilanza democratica antifascista non può da sola impedire che rigurgiti di tale natura abbiano a verificarsi in assenza di una costante, puntuale e non episodica verifica di pseudo-associazioni che altro non sono se non covi di allevamento di gioventù ignara ed inconsapevole.

Un invito dunque alle istituzioni democratiche preposte alla prevenzione ed alla necessaria repressione di qualsiasi manifestazione neonazista-neofascista (nel rispetto del dettato costituzionale) a perseguire con determinazione chiunque con atti, parole od altro inneggi a simboli di tale natura, emblemi di un orribile, ancora recente passato.

Giuseppe Gatti – presidente Anpi Gallarate

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Ti hanno circondato e insultato,
Angelo, testimone di coraggio e dignità,
scampato all’abominio del mondo,
mentre camminavi solo nel centro della città
immemore.

Le teste rasate hanno minacciato
con voce rauca, la mente ottenebrata
dalla notte della storia e il braccio tatuato
pronto a colpire, la tua veneranda canizie.

Tu, anziano e indomito, a chi gridava:
“Sporco partigiano”, hai risposto fermo:
“Sono un partigiano pulito,
un pulito della Resistenza”.

Nessuno ti ha difeso fra quanti,
intesi a combinare pranzo e cena,
gettavano lo sguardo distratto nel vuoto
delle vetrine, scambiavano vuote parole
nei microfoni della dissipazione.

Non dimenticheremo, Angelo,
la rinnovata testimonianza
che ci hai dato: non è mai solo
chi ha coraggio e dignità.

Enea Bontempi

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Mi unisco anch’io alle voci di solidarietà che si sono alzate a sostegno di Angioletto.
Non vivo più a Busto Arsizio da un paio d’anni e quando ho sentito dell’accaduto a Radio Popolare mi sono molto intristita per il fatto, ma ancora di più per l’indifferenza delle persone presenti.
Non mi capacito che nessuno abbia detto una parola in difesa di quest’uomo che ha combattuto per la libertà del proprio paese e per la libertà di cui ancora oggi possiamo godere.
Proprio quest’estate sono stata ad Auschwitz e mi sgomenta che ci siano ancora delle persone che aderiscano a ideali di morte e disprezzo della vita umana.

Marta Carraro – Matteo Ninni

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Mi associo a quanti hanno sentito il bisogno di esprimere solidarieta’ ad angiolino castiglioni e preoccupazione e sdegno per la vile aggressione (sempre in branco,sempre contro i piu’ deboli,bei vigliacchi!). Ma quello che fa piu’ male e’l’indifferenza di quanti hanno assistito e non hanno alzato un dito. A tutte queste persone,che si dovrebbero vergognare,vorrei ricordare
le parole di Gramsci,che scriveva: "e’ il peso morto della storia. Cio’ che succede,il male che si abbatte su tutti ,avviene perche’ la massa degli uomini abdica alla sua volonta’". Parole piu’ che mai attuali e che meriterebbero una riflessione profonda.
un abbraccio al signor Castiglioni e a quanti ancora si indignano per il degrado morale e civile in cui siamo precipitati.

Silvia Fraschini

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Egregio direttore,

Con profondo rammarico, – oserei dire "con orrore"- leggo su "Varesenews" la notizia dell’aggressione ad Angelo Castiglioni e la mia reazione istintiva, immediata, è una domanda ai suoi aggressori: " Ma lo conoscete? L’avete mai incontrato davvero? Avete parlato con lui? Avete ascoltato la sua testimonianza? Avete avuto modo qualche volta, almeno parzialmente, di recepire qualcuno dei suoi messaggi?
Ma vi siete resi conto della statura morale di chi vi stava di fronte?" Credo di no: perché, se soltanto aveste avuto per un attimo la percezione o la capacità di ascoltare e di accogliere in voi anche
solo qualche tratto della sua voce e del suo messaggio, certo non avreste fatto ciò che "Varesenews" dice che avete fatto!
Come insegnante, ho visto per anni classi intere ascoltarlo in religioso silenzio e meditare a lungo sulle sue parole, così "strane" per chi ha solo 14 anni, eppure così chiare e così profonde, così ricche di messaggi civili e di riflessioni religiose. Chi l’ha
accostato è sempre rimasto scosso, colpito, commosso dalla sua figura e dalle sue parole.
Mi auguro che ciò accada anche a chi ora si è rivolto a lui nel modo da voi riportato

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Gentile direttore di Varesenews,

desidero esprimere la mia solidarietà ad Angioletto Castiglioni, per l’aggressione subita l’altra sera.

Stento a credere che questi fatti vergognosi possano accadere nella nostra città, verso chi è stato partigiano bustocco ed è sopravvissuto al campo di sterminio di Flossemburg.

Se è possibile confortarlo in questa occasione, desidero ricordare al sig. Castiglioni che molti cittadini bustocchi, anche tra i giovanissimi, considerano la sua figura un esempio attuale di antifascismo.

Spero che le istituzioni cittadine non sottovalutino il grave episodio.

Roberto Stefanazzi

Busto Arsizio

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A un uomo la vita consegna un orrore intraducibile per la razionalità umana; poi anni, giorni e minuti secondi per ricordare e testimoniare quell’orrore.

Se S. Agostino aveva ragione quando diceva:"né i tempi futuri nè quelli passati sono ed é improprio dire che i tempi sono tre, passato, presente e futuro. Probabilmente sarebbe appropriato dire che i tempi sono tre in questo senso: il presente di quel che é passato, il presente del presente, il presente del futuro. Queste tre specie di tempi sono quindi nell誕nima e non vedo come possano essere altrove".

L’immagine di quest’uomo insultato da una muta di vigliacchi senza capelli e senza ragione nella via principale della nostra città, solo, senza nessuno che gli si affiancasse e lo difendesse,lascia un malessere sordo che le grandi parole non riescono a dissipare.

Le parole, lasciate correre a fiumi nelle manifestazioni ufficiali non bastano più. Sembriamo avere

perso l’aderenza fra la nostra parola e la cosa.

Se non reagiamo insieme con un salto culturale di qualità superiore, continuo nel tempo e non limitato all’iconografia ufficiale, rischiamo tutti.

Ancora le parole, che possono essere pietre. E le può tirare anche un giornalista intelligente.

Quando parliamo di "sottile vernice di Stato di diritto, una patina corrosa e cadente di democrazia, un antifascismo di facciata che non inganna più nessuno" incorriamo in due pericoli.

Uno: quello di far credere che ciò che si è costruito finora, grazie a chi ha lottato per consegnarlo alle nostre generazioni, per quanto imperfetto e perfettibile, sia da buttare.

Si crea una disaffezione alla democrazia e una contestazione globale del sistema in quanto tale, i cui germi la storia insegna essere i primi segnali di allarme vero.

Due: se la delegittimazione del sistema e della democrazia diviene la ragione con cui si spiegano gli avvenimenti di questi giorni: gli insulti a Angioletto, l’antisemitismo, il rinascere di movimenti nazisti, allora quelli che usano queste parole hanno tutti ragione.

Anche i movimenti estremi che fanno di certe variazioni sul tema la loro bandiera.

Non confondiamo poi le difficoltà e la paura del diverso della nostra gente, che sfocia sì a volte in atteggiamenti riprovevoli e da condannare, con chi inneggia ai forni crematori per gli ebrei, istiga all’odio razziale fine a sé stesso, alla violenza come metodo e fine, alla distruzione e alla denigrazione della civiltà politica occidentale.

Non diventiamo i cattivi maestri di noi stessi.

La buona Politica non è mai nata dall’antipolitica

Erica d’Adda

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Gentile Direttore,

desidero esprimere tutta la mia solidarietà ad Angioletto ed auguragli tanti giorni sereni ed in buona salute.

Rosalia Terreni

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Gentile direttore,
con questa e mail voglio esprimere la piena solidarietà ad Angioletto Castiglioni, il Partigiano che è stato protagonista di un episodio di disprezzo da parte di alcuni che si fanno chiamare "nazisti".
Dico si fanno chiamare per un semplice motivo.
Si possono leggere libri, emulare atti, proclamarsi ma esserlo
veramente è diverso. Essere veramente in una cosa vuol dire viverla.
Non credo che per età anagrafica i "nazisti" in questione possano aver vissuto l’esperienza nazista. E credo sia un bene per loro non
l’abbiano vissuta, perchè, e qui vado di ipotesi, se sono persone
intelligenti ed umane, farebbero fatica a vivere in un regime di
oppressione.
Piuttosto dovrebbero si fermare quel partigiano, ma per fare a lui che l’ha vissuta quell’epoca, una semplice domanda: cos’è il nazismo?. Il partigiano avrebbe sicuramente da raccontare la verità e la realtà di quella triste circostanza. Non so se avrebbero il coraggio di cambiare idea e porsi dalla parte di chi ha lottato con la propria vita per ottenere un Italia, italiana, libera e democratica. Il vero coraggio è stato quello di tutti i partigiani che si sono schierati per milioni di persone con le poche armi a disposizione con un idea chiara da portare avanti: un paese per i giovani del futuro giusto e per tutti.
Atti di sfregio verso quella memoria non sono ammissisbili. Avere
delle posizioni diverse sì. Questa è la democrazia.

Un forte abbraccio e sostegno ad Angioletto Castiglioni, perchè
rimanga sempre a fare da monito e guida per i giovani di oggi.

Andrea Natale
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Ho letto con "orrore" l’articolo inerente al Sig. Angioletto Castiglioni.
Mi chiedo come sia possibile che certi atteggiamenti di intolleranza e ignoranza possano ancora accadere in una società come la nostra.
Leggendo ogni giorno i giornali purtroppo troviamo pagine e pagine piene di accademimenti così ignobili e più passa il tempo più si nota un atteggiamento, soprattutto nei giovani, di agguerrimento contro il più debole, contro l’indifeso,  contro solo a chi a idee politiche, fedi religiose diverse… per non parlare delle fedi calcistiche!!! (l’ultimo fatto risale solo a domenica a Genova!!!)
Io sono una ragazza di 27 anni, ma grazie all’educazione ricevuta dai miei genitori e grazie al mio cervello (per fortuna ancora perfettamente funzionante) non riesco a darmi pace di fronte a certi accadimenti e mi chiedo a che punto si arriverà con il passare degli anni!
Volevo esprimere tutto il mio affetto e la mia solidarietà al Sig. Castiglioni, gli vorrei ricordare che fortunatamente non esistono solo persone come quelle cha ha incontrato per il centro di Busto (non stiamo parlando di periferia di grande città o di quartiere degradato… tra le altre cose) ma esistono ancora tanti ragazzi pieni di valori che la rispettano e che soffrono per lei di fronte a tanta ignoranza!
I miei più sinceri auguri di un futuro sereno, che sinceramente, credo proprio che si meriti dopo l’inferno passato negli anni scorsi!

Debora Rossi
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Come Associazione Italia Israele Varese-Alto Milanese esprimiamo la nostra solidarietà all’amico Angioletto Castiglioni, per le minacce ricevute da un gruppo di  naziskin.

Questo gravissimo fatto di cui l’amico Castiglioni, sopravvissuto ai campi di sterminio, è stato vittima, denota che i germi insani della nostra società partoriscono ancora  giovani esaltati che si rifanno ad ideologie malvagie, e fra queste vi è in particolare quella nazista,  che hanno portato solo lutti e dolori all’umanità.

Certo non si può sottacere un fenomeno che, nonostante le indagini dei giorni scorsi, continua a proporre episodi di folle esaltazione di idee malvagie e di aggressione contro chi ha avuto nella sua vita il coraggio di combattere per la libertà e contro la tirannia.


Associazione Italia Israele Varese-Alto Milanese
Il Presidente Rossano Belloni

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Settembre 2007
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