Quali costi dietro a mutui e derivati?

Un'interrogazione a firma di Marta Tosi per chiarire nel dettaglio le modalità con cui viene gestito il debito comunale

La gestione del debito degli enti pubblici è diventata argomento delicatissimo, tanto più dopo la recente puntata dedicata dalla trasmissione d’inchiesta di Raitre Report alle pratiche che varie Regioni, Province e Comuni adottano in materia. Non stupisce pertanto l’interrogazione a risposta scritta avanzata da Marta Tosi (foto), consigliere comunale del gruppo misto, per fare luce anche a Busto su questo aspetto, tecnico quanto si vuole ma assolutamente essenziale alla buona salute delle casse comunali, e in ultima analisi, delle tasche di tutti i cittadini-elettori. Il crescente indebitamento di un gran numero di enti pubblici diversi verso gli istituti finanziari, anche a causa della (forzata) "tirchieria" dello Stato in materia di trasferimento di fondi a copertura delle nuove competenze assunte a livello locale, pone infatti preoccupanti ipoteche sul futuro. Da qui la necessità di tenere d’occhio attentamente ogni sviluppo, fin dal livello comunale, in questo campo.

L’Amministrazione Comunale ha da qualche tempo in essere un contratto con Deutsche Bank, "arruolata" quale advisor finanziario per perseguire politiche di gestione attiva del debito, contenere le spese degli interessi sui mutui contratti negli anni e ricercare una composizione ottimale del proprio portafoglio di indebitamento: questo ricorda nel dettaglio Tosi. "Il contratto prevede che Deutsche Bank svolga attività di consulenza all’amministrazione per individuare gli strumenti finanziari più opportuni, predisporre programmi di emissione obbligazionaria e operazioni finanziarie collegate o di copertura dei rischi connessi, gestire l´indebitamento presente e futuro con strategie che possono contemplare anche il ricorso a strumenti finanziari quali i derivati". Un nome, quello dei derivati, che preoccupa, alla luce della recente instabilità dei mercati finanziari seguita alla crisi americana dei cosidetti mutui sub-prime e alla folle corsa del prezzo del petrolio. "Spesso la riformulazione del debito delle amministrazioni comunali avviene utilizzando prodotti finanziari particolarmente evoluti, di difficile interpretazione e rischiosi quali derivati e swap, che possono creare esposizioni finanziarie consistenti e diventare progressivamente insostenibili negli anni a venire, spostando il debito sulle gestioni future, destinate a farsi carico degli effetti negativi loro tramandati" ricorda nel testo dell’interrogazione Marta Tosi.

L’interrogazione presentata dalla consigliera ex ulivista prevede dunque di farsi chiarire nel dettaglio la natura degli strumenti finanziari utilizzati dall’amministrazione per l’accesso al credito ("quali, quanti, secondo quale arco temporale e presso quali istituti"); di sapere se l’amministrazione ha eseguito un “pricing” degli strumenti finanziari accesi da parte di organismi finanziari indipendenti dalle banche stesse, al fine di determinarne l’effettivo valore di mercato, l’impatto sulle finanze presenti e future del Comune, come il prodotto si evolve nel tempo e qual è la sua rischiosità, e nel caso tale valutazione sia stata eseguita, indicarne i risultati.
E ancora: si chiede di sapere se è stata effettuata una valutazione di quanto si dovrà pagare agli istituti presso cui sono stati stipulati i contratti finanziari e di indicarne eventualmente i risultati; se sono stati valutati i costi impliciti e espliciti delle operazioni finanziarie accese, e di indicarne i risultati; di indicare con quali mezzi tributari o fiscali l’amministrazione intende reperire le risorse per il pagamento degli interessi; di indicare, infine, quanto verrà a costare nel complesso l’esecuzione delle operazioni di accesso al credito.

Insomma, richieste precise, tecniche, nel merito del problema. Richieste cui l’assessore al bilancio Alberto Cattaneo si è detto disponibile a dare  trasparente risposta: a partire già dalla prossima convocazione della competente commissione, prevista, salvo rinvii, per mercoledì 14 novembre alle ore 18.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Novembre 2007
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