PGT e urbanistica partecipata, lettera aperta all’amministrazione

Alterlist e Unaltralombardia, con altre associazioni e privati cittadini, chiedono massima trasparenza, pubblicità e partecipazione nella redazione del nuovo strumento urbanistico

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al sindaco e all’assessore all’urbanistica di Busto Arsizio, firmata da associazioni e cittadini e relativa alla redazione del Piano di Governo del Territorio recentemente intrapresa dall’amministrazione comunale.

Spettabile Amministrazione Comunale,

la nostra città sta affrontando l’importante appuntamento della redazione dello strumento principale per il governo urbanistico del territorio di Busto Arsizio, il Piano di Governo del Territorio. L’abbiamo scoperto grazie a qualche timida intervista dell’Assessore all’urbanistica, Giampiero Reguzzoni, e a qualche ardito navigatore bustocco che avventurandosi nel sito del Comune ha scoperto l’avviso del bando che invitava i portatori di interesse a presentare proposte per la redazione del PGT.
Siamo contenti della scelta dell’amministrazione (peraltro prevista dalla Legge regionale 12/2005, che è quella che regolamenta il processo di redazione del PGT) di dare 3 mesi di tempo ai cittadini per elaborare e proporre le loro idee: il governo del territorio, se da una parte si presenta come materia tecnica e complessa, non può prescindere dai principali soggetti interessati: gli abitanti.
Gli abitanti vivono su e nel territorio, lo abitano, gli attribuiscono significati, lo trasformano attraverso le scelte d’uso e di senso operate quotidianamente.
Il coinvolgimento dei destinatari di un progetto di trasformazione della città è fondamentale al fine di un buon esito del progetto stesso; perché i luoghi così progettati risponderanno meglio alle esigenze dei suoi abitanti; e anche perché il processo di costruzione comune e negoziale del progetto crea legami tra le persone coinvolte e tra le persone e i luoghi oggetto del progetto.

Certo ci sarebbe piaciuto che l’amministrazione si spendesse maggiormente per pubblicizzare tale iniziativa e fornisse davvero gli strumenti ai cittadini per elaborare le loro proposte. Non è facile infatti per noi comuni cittadini capire come entrare nel meccanismo del PGT e fare in modo che le nostre esigenze trovino davvero spazio.
Abbiamo visto con favore che alcune realtà (il comitato Madonna Regina, per esempio) si sono attivate con momenti di dibattito pubblico per trasformare le loro istanze in proposte. Siamo convinti che in molti si sarebbero fatti avanti se solo fossero stati informati di questa possibilità e fossero stati dati loro gli strumenti per farlo. Probabilmente come stanno facendo i pochi “eletti” che l’amministrazione si è invece preoccupata di avvisare direttamente (ad esempio gli ordini degli ingegneri, degli architetti o dei geometri!): forse che costoro hanno più titolo di altri a dire la loro? Noi non lo crediamo.
Poiché la legge chiede esplicitamente di redarre i PGT prevedendo pratiche partecipative, ma non vincola su tempi e modi attraverso cui realizzarla, crediamo che si sia ancora in tempo per far fruttare quest’occasione e proponiamo, come singoli ed associazioni, all’amministrazione, di accogliere alcune nostre richieste:
– che nel rispetto della Legge 12, il procedimento di formazione del PGT si ispiri a “trasparenza, partecipazione, collaborazione”;
– che l’Amministrazione Comunale si adoperi dunque nella realizzazione di un percorso di costruzione del nuovo Piano di Governo del Territorio ispirato all’urbanistica partecipata
Nello specifico si fanno qui di seguito alcune proposte operative:
– Posticipo del termine del 30 novembre per la presentazione di suggerimenti e proposte e pubblicizzazione capillare diretta a parrocchie, quartieri, associazioni, …
– Formazione di un gruppo di lavoro sul PGT composto prevalentemente da “non tecnici” e da portatori di interesse generale, che sia il soggetto principale attraverso cui transitano tutti i documenti e tutte le fasi di formazione dl piano (come “organo di controllo”: fornire pareri – non vincolanti; pubblicizzare tutte le azioni e i documenti; garantire più in generale la trasparenza del processo e la partecipazione)
– Istituzione di una vetrina permanente sulla formazione del PGT (una bacheca o meglio un appuntamento periodico – per esempio settimanale – sulla stampa locale) gestita dal gruppo di lavoro di cui sopra, per esempio per la pubblicazione delle proposte che mano a mano giungono all’amministrazione.
– Costruzione del bando per l’assegnazione dell’incarico professionale per la redazione del PGT con particolare attenzione alle questioni partecipative e secondo un profilo professionale che garantisca capacità di attivare e gestire processi partecipativi e trasparenti (anche qui il gruppo di lavoro è determinante nella stesura del bando …)
– Organizzazione, in occasione di ogni scadenza prevista dall’iter di formazione del piano, di diverse assemblee cittadine (almeno una per quartiere) di presentazione e discussione della fase in atto: gli incontri devono essere ben pubblicizzati e condotti con modalità comunicative adeguate ad un pubblico “non tecnico” di abitanti. Si suggerisce di seguito un elenco di fasi che necessitano della discussione con gli abitanti:
– suggerimenti e proposte presentate e parere delle parti sociali ed economiche (successivo al termine per la presentazione)
– piano adottato con motivazione dell’accettazione o meno delle proposte e dei pareri presentati (entro pochi giorni dall’adozione)
– osservazioni presentate sul PGT adottato (successivo al termine della presentazione)
– accoglimento o meno e controdeduzioni motivate (prima del consiglio comunale di approvazione definitiva).

Crediamo che nell’accogliere queste proposte l’Amministrazione Comunale possa davvero dimostrare di avere a cuore gli interessi dei cittadini.

Grazie per l’attenzione e buon lavoro.

Associazione Alterlist
UnAltraLombardia
Arte Agricola Bustese
Associazione Culturale Liberi di Pensare
Associazione Città Aperta
Cooperativa Sociale Effatà a r.l. onlus – Busto Arsizio
Nucleo Teatro dell’Oppresso
Barletta Sergio
Brugnone Massimo
Caimi Annalisa
Caimi Vitaliano
Castiglioni Monica
Colombo Gea
Crespi Silviana
Cuccia Nino
Di Mattei Vittorio
Forgione Giuseppe
Gallazzi Daniele
Gallazzi Samuele
Galli Pietro
Garavaglia Maria Teresa
Iervese Paolo
Latella Francesco
Latella Valentino
Magini Giuseppe
Marconato Michele
Marconato Paola
Marrocco Arianna
Mazzucchelli Elena
Pacciarotti Giuseppe
Pagan Gianni
Parasole Vittorio
Pecchini Mariella
Preite Sergio
Ripamonti Giuseppe
Ripamonti Silvio
Squizzato Gilberto
Torresan Paolo
Tosi Antonio
Tosi Lorenzo
Tosi Marta
Tosi Stefano
Venegoni Lina
Ziparo Graziella
Zuffinetti Paolo

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Pubblicato il 14 Novembre 2007
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